Cucina vegana crudista: intervista al re Matthew Kinney

Abbiamo raggiunto il re della cucina vegana crudista a stelle e strisce: tra progetti e speranze per il futuro e i vantaggi della cucina vegan, ecco cosa ci ha raccontato

 

matthew kinney vegan

Lui è il re della cucina vegana crudista targata Usa: le sue accademie sparse per il mondo sono ambite dai giovani studenti, i festival se lo contendono. Stiamo parlando di Matthew Kinney. Noi di Vegolosi.it lo abbiamo raggiunto per farci raccontare un po’ di più di sé e del suo percorso.

C’è qualcosa che vuoi dire a chi crede che la cucina vegana sia senza sapore?

“Molte persone sono sorprese quando scoprono la profondità di sapori che la cucina a base vegetale può raggiungere: è più nutriente e gustosa. Se parliamo specificamente di quella crudista, è possibile percepire tutti i profumi degli ingredienti e non cuocendo il cibo nessuna proprietà viene persa”.

Che ruolo ha l’insegnamento per te?

“E’ la parte più importante del nostro lavoro, amo sentirmi ispirato da tutti i miei studenti. Ogni giorno insegniamo loro qualcosa, ma apprendiamo anche qualcosa. Venendo da ogni parte del mondo, miscelano ingredienti e piatti in maniera molto creativa e differente”.

Quando e perché sei diventato vegano? 

“Lo sono da 15 anni. Sono sempre stato uno chef ‘tradizionale’, poi sono passato a una proposta a base vegetale e questo ha cambiato la mia vita in meglio: più energia, più salute e soprattutto l’ispirazione e l’aspirazione di cambiare il mondo attraverso il mio lavoro”.

Progetti per il futuro? 

“Oh, tantissimi. Sono lieto di annunciarvi il lancio del nostro ultimo progetto, Arata. A Belfast, nel Maine, lanceremo a breve il Memorial Day Weekend al The Gothic, il nostro sperimentale incubatore culinario. Arata abbraccerà pietanze a base vegetale con ramen, panini dolci e dessert ispirati ai sapori e agli ingredienti dell’estremo Oriente, vasta selezione di vini e un’intera selezione di cocktail. Sarà uno showcase fantastico, siamo super contenti!”.

Qual è il tuo piatto tradizionale? 

“Faccio tanti succhi o insalate con avocado e pomodori, ovviamente in base alla stagionalità. Quando non viaggio per lavoro mangio quasi ogni giorno nel nostro ristorante Plant Food and Wine a Venice, ma a casa mangio cose davvero molto semplici”.

Come sarà il mondo tra cinquant’anni? 

“Siamo ad un momento decisivo: sempre più persone stanno sperimentando i benefici di un’alimentazione vegetariana e vegana, e un numero crescente di compagnie, politici ed esperti di benessere stanno supportando questa causa. Spero, anzi credo, che tra cinquant’anni mangiare vegan sarà la norma, non più un’eccezione”.

Una ricetta semplice semplice per i lettori di Vegolosi.it? 

“Volentieri! Direi l’insalata MK: germogli, avocado, la Palmaria palmata (un’alga rossa commestibile, n.d.r.), semi di canapa, cracker crduisti, olive e condimento al limone. Facilissimo da preparare a casa e, credetemi, semplicemente delizioso!”.

Yuri Benaglio 

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