Felsineo apre al 100% vegetale: il popolo vegan si divide

Prodotti a base 100% vegetale che aprono al mercato di chi cerca alternative alla carne: Felsineo lancia Veghiamo e il popolo veg si divide

Felsineo

Felsineo, leader in Italia per la produzione di salumi, segue la rotta delle già numerose aziende che hanno “ceduto” al veg: grazie alla partnership con Mopur – che dal 2006 produce alimenti vegetali biologici e vegan – è nata infatti FelsineoVeg, azienda con un settore di produzione completamente separato specializzata nella produzione di alternative proteiche alla carne. La linea di prodotti “Veghiamo”, comprende attualmente 6 varietà di affettati 100% vegetali a base di mopur, biologici e ogm-free, già acquistabili nei supermercati della catena Pam, e Esselunga, ma, a quanto pare, presto disponibili in tutta la grande distribuzione. I gusti variano e fra questi si trovano lupino, delicato, affumicato e speziato. 

L’azienda si trova a Zola Predosa (BO) in uno stabilimento nuovissimo ad alta tecnologia inaugurato lo scorso 22 novembre. Niente coloranti e conservanti, garantisce l’azienda, per dei prodotti che hanno ottenuto la certificazione Bio e Vegan del consorzio Icea: “Abbiamo scelto di farci controllare da un organismo indipendente perché vogliamo dare ai consumatori le migliori garanzie in termini di qualità e bontà” spiega l’azienda.

I prodotti sono pensati non solo per vegetariani e vegani, ma per tutti coloro che cercano alternative alla carne: “Il nostro target di consumatori sono i vegetariani, i vegani, i flexitariani (vegetariani che talvolta si concedono carne e pesce, ndr), le famiglie e gli sportivi, ed è il motivo per cui non ci siamo nascosti dietro a un nuovo nome ma abbiamo usato il nostro marchio, sinonimo da 50 anni di alimenti di grande qualità”, ha affermato Andrea Raimondi, presidente Felsineo.

Al momento la nuova fabbrica conta dieci operai, ma vista l’entità degli investimenti messi in tavola dalle aziende (oltre 5 milioni di euro) e la prospettiva di una produzione di oltre un milione di kg di prodotti vegetali all’anno, c’è da pensare che le nuove assunzioni non si faranno attendere. “È un dato di fatto indiscutibile che stia crescendo il numero di consumatori che scelgono il vegetariano e il vegano. Non sono mode effimere, ma nuove abitudini alimentari che ben si posizionano sotto l’ombrello della salute e del benessere alimentare” continua Raimondi.

Ma cosa ne pensano i vegani?

Insomma, mentre sempre più aziende strizzano l’occhio a una fetta di mercato in continua espansione, viene da chiedersi quale sia la reazione dei consumatori vegani a questo tipo di cambiamento. Al netto delle singole considerazioni personali, facendo un rapido giro sui social paiono emergere due scuole di pensiero differenti: da un lato c’è chi vede di buon grado la decisione di Felsineo, convinto che si tratti di un esempio positivo per altre aziende produttrici di alimenti di origine animale, che potrebbero presto seguirne le orme e orientarsi verso il “veg”. D’altra parte c’è anche chi, però, rifiuta di acquistare prodotti realizzati da un’azienda specializzata nella lavorazione della carne, vedendo in questo tipo di iniziative solo un modo per penalizzare le piccole aziende che producono solo alimenti 100% vegetali, creando anche un problema serio di coerenza: in che modo un’azienda che produce mortadella può creare, eticamente, una vera alternativa?

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