ll Climate Clock ha iniziato a scorrere: sette anni è il tempo che ci rimane per agire

A New York il Metronome si trasforma in un gigantesco orologio che fa il countdown dell’emergenza climatica e ricorda al mondo l’urgenza di agire per ridurre rapidamente le emissioni

Non c’è più tempo. O, almeno, ce n’è sempre di meno. Ce lo ripetono continuamente gli esperti che si occupano di cambiamenti climatici (e, prima che il Covid cambiasse un po’ le carte in tavola) anche i giovanissimi, sempre più attenti alla causa ambientale. Ora lo farà anche un orologio, posizionato in una delle piazze più centrali del mondo, almeno dal punto di vista della visibilità internazionale, quella di Union Square, a New York. Il famoso orologio del Metronome, che di solito segna l’ora, ha infatti iniziato a scorrere all’indietro calcolando il poco tempo che ancora ci resta per ridurre le emissioni e scongiurare il peggio dal punto di vista del riscaldamento globale.

Il Climate Clock

“L’orologio del clima” è opera di un gruppo di artisti, attivisti e scienziati e reca un messaggio chiaro: The Earth has a deadline, “La Terra ha una scadenza”. Il conto alla rovescia verso il giorno 0 è già iniziato e segna 7 anni e un centinaio di giorni. Il team che lo ha voluto annovera anche i due artisti che alla fine degli anni Novanta progettarono l’installazione originale del Metronome, Kristin Jones e Andrew Ginzel, e ha realizzato un sito internet collegato che raccoglie molte informazioni sul tema del riscaldamento globale e sulla necessità di azzerare le emissioni il prima possibile.

“L’orologio climatico – spiegano gli attivisti sul sito – mostra due numeri. Il primo, in rosso, è un timer che fa il conto alla rovescia di quanto tempo ci vorrà, agli attuali tassi di emissioni, per bruciare il nostro “bilancio di carbonio”, ovvero la quantità di CO2 che può ancora essere rilasciata nell’atmosfera limitando il riscaldamento globale a 1,5 °C sopra i livelli preindustriali. Questa è la scadenza che abbiamo, il tempo che ci resta per intraprendere azioni decisive per mantenere il riscaldamento sotto la soglia di 1,5 °C. Il secondo numero, in verde, sta monitorando la crescente percentuale di energia mondiale attualmente fornita da fonti rinnovabili. Questa è la nostra ancora di salvezza. In poche parole – è il messaggio – dobbiamo portare la nostra ancora di salvezza al 100% prima che la nostra scadenza raggiunga lo 0″.

Il conto alla rovescia nel mondo

Gli attivisti e gli scienziati del Climate Clock newyorkese hanno invitato a esportare il progetto anche in altre città per far sì che il tema dell’emergenza climatica continui a rimanere sotto i fari dell’opinione pubblica mondiale (due installazioni simili sono già state realizzate a Oslo e Berlino). “Questi orologi – scrivono gli attivisti – attirano l’attenzione del mondo sull’urgenza di agire. Ma se la nostra specie vuole sopravvivere, abbiamo bisogno di un promemoria pubblico e costante della nostra scadenza climatica, ovunque”!.

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