“Non vi perdoneremo mai, ritirate la PAC”: i giovani attivisti durissimi contro l’Europa

In una lettera dai toni durissimi, i giovani per il clima guidati da Greta Thunberg si dicono traditi dal voto del Parlamento Ue sulla Politica Agricola Comune e ne chiedono lo stop

“Avete dimostrato ancora una volta di fallire e noi continueremo a scioperare perché vi rifiutate di stare dalla parte della giustizia, dalla parte delle persone di questa terra e delle generazioni a venire”. Dopo il via libera del Parlamento Europeo al testo di riforma della Pac, la Politica Agricola Comune, che ha sollevato la durissima reazione di cittadini, organizzazioni non governative, attivisti per l’ambiente e per i diritti degli animali, non si ferma la protesta. E così, dopo la campagna #VoteThisCAPdown, con la quale per settimane avevano chiesto agli europarlamentari di bocciare la riforma, i giovani attivisti per l’ambiente hanno lanciato una nuova iniziativa, #WithdrawTheCAP (ovvero “Ritira la Cap”) per chiederne lo stop da parte della Commissione Europea. Firmata in poche ore da oltre 40mila persone, tra le quali Greta Thunberg e i giovanissimi dei Fridays for Future dei diversi Paesi europei, la campagna è indirizzata ai leader Ue e contiene una lettera con un testo di accusa durissimo.

“Ci avete deluso ancora una volta”

“Venerdì 23 ottobre, ci avete deluso ancora una volta votando per uno sporco affare, che tradisce non solo i vostri impegni rispetto all’accordo di Parigi, ma anche quelli nei confronti della giustizia e della democrazia“, scrivono i promotori della campagna denunciano “l’accordo sotto banco” tra Socialisti, Democratici e Liberali alla base del testo di riforma di una Pac considerata in contrasto con le politiche verdi e sostenibili annunciate dall’Europa nei mesi scorsi con il lancio del Green New Deal.

Negli ultimi anni e negli ultimi mesi avete fatto molte promesse, come la riduzione delle emissioni e di arrivare a essere climaticamente neutri entro il 2050. A Parigi avete promesso di puntare a limitare l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2 gradi. Sulla base di queste promesse, ora ci state deludendo. Ci chiedete di fidarci di voi, ma come possiamo fidarci di voi quando fate delle promesse solo per infrangerle quando vi avvantaggiano? La nostra fiducia deve essere guadagnata e non avete fatto nulla per meritarvela”, dicono ancora gli attivisti in questa lettera che parla di un “tradimento” molto simile a quello che denunciò Greta Thunberg intervenendo al Summit Onu sul clima nel settembre 2019. Il riferimento è, infatti, proprio alle richieste avanzate dai giovani negli ultimi due anni per una concreta inversione di rotta sui temi del cambiamento climatico da parte dei grandi decisori politici: “Non c’è nulla da festeggiare se i vostri figli devono scendere in strada e chiedervi di agire in caso di crisi, questo dovrebbe mettervi a disagio. La necessità del movimento degli scioperi scolastici parla del fallimento delle persone in posizioni di potere, persone come voi”, accusano i giovani. 

“Non vi perdoneremo mai”

Esattamente come disse a suo tempo Greta Thunberg, si legge nella lettera: “Sappiamo cosa dice la scienza e sappiamo qual è la posta in gioco, stiamo guardando e non vi perdoneremo mai”. Quello che si augurano i promotori di #WithdrawTheCap è che la Commissione europea posso ritirare il testo di riforma approvato dal Parlamento europeo.

La Pac, che dovrà essere ora sottoposta a un confronto tra Parlamento, Commissione e Consiglio europeo prima della sua approvazione definitiva, decide come dovranno essere investiti nei prossimi 7 anni, nell’ambito delle politiche agricole, circa 400 miliardi di euro (un terzo, grosso modo, dell’interno bilancio Ue). Secondo le analisi di tutte le associazioni che si occupano di ambiente, sostenibilità e diritti animali e dei gruppi politici che hanno votato contro, come i Verdi, la nuova Pac non fa che confermare lo status quo, non incentivando la transizione verso una maggior sostenibilità delle produzioni agricole, favorendo le grandi major del comparto a sfavore dei piccoli produttori e continuando a finanziare gli allevamenti intensivi

“Avete votato per dare la priorità al profitto e all’avidità economica rispetto alla necessità di preservare l’abitabilità del pianeta per l’umanità, avete incentivato pratiche agricole dannose e la perdita di fertilità del suolo e della biodiversità rispetto a scelte sostenibili. Queste scelte  avranno un impatto non solo sull’Europa, ma sul mondo intero. E lo avete fatto – si legge ancora nella lettera – nella piena consapevolezza di ciò per cui stavate votando: sapete cosa avete fatto. Non ve la caverete“.

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