Brescia, violenze sugli animali dentro l’allevamento di pecore più grande d’Italia

Immagini che arrivano direttamente da Brescia e che raccontano ancora una volta le fabbriche di latte, dove gli animali non sono altro che numeri senza nessun valore

Di nuovo, chiunque potrà capire chiaramente che cosa significa “fabbrica del latte” e “animali macchina“. Questa volta l’associazione animalista Essere Animali ha raccontato con un filmato inedito realizzato sotto copertura, il mondo della produzione del latte di capra.

Il filmato è stato realizzato all’interno di un’azienda situata in provincia di Brescia, la Ovimilk srl, dove 5000 ovini, tra pecore, agnelli e montoni, vivono rinchiusi in capannoni di cemento, senza la possibilità di accedere mai al pascolo. Si tratta di un allevamento di tipo industriale, le pecore sono indotte a parti continui così da produrre latte che verrà utilizzato per fare soprattutto formaggio.

Un operatore cavalca un montone – Foto Essere Animali

“Il nostro investigatore ha filmato animali presi a calci, insultati e colpiti con tubi di ferro – spiega l’associazione – Durante gli spostamenti o le fasi di mungitura, alla minima resistenza gli animali vengono maltrattati. In un caso per braccare un montone un operaio lo cavalca per diversi metri. A queste violenze si aggiungono poi le conseguenze dell’allevamento intensivo. Le pecore sono trattate come se fossero macchine da latte, alimentate con mangimi ad alto rendimento e sottoposte per tutta la vita a 2 mungiture quotidiane, per 8 mesi l’anno”. Questa produzione innaturale esige animali giovani e prestanti, per questo sono macellate attorno ai 5-7 anni, mentre potrebbero viverne fino a 12

La prima cosa che mi ha detto il capo è stata: «mungi bene e veloce ma non troppo perché altrimenti si ammalano e bisogna somministrare loro antibiotici: si spreca tempo e denaro e se il loro livello di produzione non è più economico, non mi servono più a nulla. Devono andare al macello. Io non ho né tempo né soldi da buttare via. Ricordatelo». Davide, investigatore sotto copertura

Le macchine per la mungitura nell’allevamento di Brescia – Foto Essere Animali

Essere Animali diffonde questa indagine assieme ad un appello a evitare o perlomeno ridurre il consumo di prodotti di origine animale come carne, latte e formaggi. Le due filiere sono infatti strettamente collegate fra loro – spiegano – Come tutti i mammiferi anche le pecore producono latte dopo il parto, per nutrire i propri piccoli. Ma per destinarlo al consumo umano, negli allevamenti gli agnelli vengono allontanati dalla madre subito dopo la nascita e nutriti con mangimi industriali. Se maschi verranno macellati per la carne a soli 30 giorni di vita, se femmine saranno allevate per la produzione di latte.”

Smettere di dare il proprio contributo a tutto questo è facilissimo scegliendo di mangiare vegano o diminuendo drasticamente i consumi di latte e carne. E’ davvero molto facile. Parti da qui con 30 giorni senza carne, latte, uova e formaggi: ti aiutiamo con un ricettario facilissimo.

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