La polemica su Diario Amico”animalista”: una petizione ne chiede il ritiro
Il diario scolastico contiene un racconto nel quale una mucca si lamenta dell’allevatore e altri animali parlano male degli umani: “Inaccettabile che un diario fornito dall’Istituzione scolastica esponga certi contenuti”.
Nel Diario Amico 2025/2026 qualcosa non va: almeno così la pensano un gruppo di firmatari di una petizione online che chiede con fermezza al Ministero dell’Istruzione e del Merito il ritiro della pubblicazione rea di aver stampato al suo interno un racconto di una studentessa dodicenne che fa parlare gli animali di una fattoria, non proprio felici di essere sfruttati.
La vicenda
L’intera storia è stata portata alla luce con un passa parola sui social anche grazie all’attivista e blogger Carmen Luciano che ha spiegato la questione sul suo spazio online. Ora la notizia è apparsa anche suo quotidiani nazionali come Corriere della Sera. Il racconto “animalista” incriminato è stato inserito nel diario scolastico dopo aver vinto il primo premio del concorso “Info Point 2024” organizzato dall’Associazione ARS.UNI.VCO E.T.S. Segretariato Permanente Convenzione Alpi. La studentessa ha scritto “Blog in Val Formazza, miaoo!” immaginando un gatto reporter che intervista uno per uno alcuni animali autoctoni delle zone, compresa una mucca che non spende parole tenere verso la sua condizione:
“Miao, mu-mu mucca, ti vorrei chiedere quanto sia faticosa la vita da mucca ed essere sfruttata dall’uomo»
«Mu-mu gatto, sì certo, mi piacerebbe parlarne. Guarda, quegli strani stecchini, mi fanno partorire per poi sfruttarmi e mettere il latte in vendita. È veramente brutto, da tutti quei soldi che ricavano io ci guadagno solo del cibo. Sono davvero dei ladri! Io sono stufa! È vero, l’erba delle parti più alte delle Alpi è molto buona, però mi fanno camminare… oh, che stress!”
Un altro passaggio del racconto vede protagonista un gufo che dice:
“Quegli ignorantoni cafoni degli umani dovrebbero produrre meno latticini, così che le mucche possano riposarsi di più, e bere più latte vegetale”.
Il passaggio è stato duramente attaccato da un gruppo di genitori, capitanati da Ilaria Dresco (che ha lanciato la petizione su Change.org): “Noi riteniamo i suddetti contenuti offensivi per la categoria degli allevatori e per tutti coloro che non abbracciano uno stile di vita vegetariano o vegano. Tutto questo è profondamente diseducativo per i nostri figli che hanno diritto di crescere ricevendo le corrette informazioni che saranno la base, in futuro, per sviluppare liberamente e coscientemente le proprie opinioni e scelte”. Ma non solo: “I nostri figli non devono essere lobotomizzati da messaggi travestiti da fiabe o lezioni di bontà.Le pagine dei diario non vanno strappate. Il diario dev’essere essere ritirato”.
La petizione contro il diario è stata anche sostenuta dall’Associazione “Tutela rurale” che ha rilanciato la raccolta firme (ora ferma a 1,147 sottoscrizioni) raccontandola con parole molto dure: “Si credono furbi perché a scrivere è stata una bambina e il racconto è di “fantasia”. Ma la diffamazione di una categoria inculcata ai bambini non è fantasia, è una porcata. Con il rischio che i figli degli allevatori vengano additati dagli altri alunni come dei delinquenti e siano emarginati”.
Dall’altro lato ecco una contro petizione avviata dalla stessa Carmen Luciano che chiede di non ritirare il diario per nessun motivo: una raccolta firme che – nello stesso tempo – ha totalizzato 15.600 firme. “Lo troviamo un gesto prevaricatorio che limita la libertà di espressione di chi attua dissenso a favore della vita.
Con questa contro-petizione chiediamo che DIARIO AMICO non venga ritirato e che possa continuare ad accogliere testi empatici di cui l’umanità ha estremo bisogno”. Secondo Luciano la signora Dresco, promotrice della petizione contro il diario “animalista” sarebbe lei stessa un’allevatrice di mucche, informazione intuibile da alcune foto sui profili social pubblici della donna.
Diari e libri come terreno di scontro
Non è la prima volta che un diario scolastico diventa oggetto di contestazione sul tema animalista. Nel 2018 Coldiretti Piemonte distribuì in Piemonte, e non solo, oltre 45mila diari scolastici sponsorizzati dall’azienda Inalpi nei quali accanto agli spazi per segnare compiti e avvisi hanno trovato posto il racconto a disegni sul mondo del latte, le pubblicità di formaggi e burro oltre a fumetti che mostravano mucche massaggiate e coccolate per la produzione del latte.
Non solo diari, però. In una pagina di un sussidiario usato dagli studenti di una quinta elementare friulana nel 2015 – come segnalato da una lettrice alla nostra redazione, era possibile leggere un brano nel quale una ragazzina rifiutava un panino e una tavoletta di cioccolata “alla soia” perché terribili e da “gettare via”.
Questa pagina potrebbe contenere link di affiliazione. In qualità di Affiliato Amazon Vegolosi.it riceve un guadagno dagli acquisti idonei: in ogni caso, se clicchi sui prodotti e alla fine li acquisti non ci sarà alcun ricarico sul prezzo.



