“I veterinari dovrebbero essere vegetariani?” La domanda del dott. Pete

“Come possiamo giustificare noi stessi ?” Pete Wedderburn lancia il sasso sul “The Telegraph” e spiega la sua posizione

Pete Wedderburn

Pete Wedderburn è veterinario da 30 anni. Molte apparizioni in tv e alcuni libri: “Sono diventato veterinario, scegliendo la mia carriera quando ero davvero molto giovane – spiega sul suo sito – perché amavo gli animali e ho sempre pensato che fossero molto simili a noi e che meritassero rispetto e cure”. “Pete The Vet” come viene chiamato in Gran Bretagna, in un suo editoriale su “The Telegraph” ha posto sul piatto dell’attenzione dei lettori un tema davvero “scottante”: “I veterinari dovrebbero essere vegetariani?”.

La riflessione parte da alcuni punti semplici. Il primo è che i veterinari hanno come obiettivo quella della cura e della salvaguardia del benessere degli animali, di tutti gli animali. Il secondo è che in questi ultimi anni le informazioni specifiche riguardo la sensibilità, la vita emotiva, il senso dell’empatia e la capacità di soffrire degli animali, sono diventate tante, molto dettagliate e davvero non è più possibile pensare che maiali, mucche o capre non capiscano cosa succede loro intorno  o che non provino nessun dolore così come farebbero un cane o un gatto.

Ma ci sono anche le convinzioni che formano la mente degli stessi veterinari (e non solo, aggiungiamo noi), ossia che questi ultimi vivano solo nel presente e che quindi non abbiano percezione del fatto che la loro vita negli allevamenti sarà brevissima; che non piangano la morte di altri animali e perciò non abbiano il senso della “perdita”; ed infine che se la macellazione avviene con metodi “compassionevoli”, gli esseri umani hanno il diritto di utilizzare carne animale per la propria alimentazione.

Pete, però, si è posto una domanda semplice: “Come possiamo giustificare a noi stessi di uccidere gli animali di cui dovremmo prenderci cura?”. Wedderburn non fornisce una risposta reale ma pone numerose questioni sul piatto che lasciano presagire una sua “conversione” veg molto vicina. “Abbiamo scelto di maltrattare e poi mangiare i maiali, ma è difficile trovare un motivo razionale per giustificare questa decisione che sia diverso dalla nostra scusa che gli animali sono una specie diversa”. Il veterinario inglese, inoltre, sostiene che le evidenze a carico dell’impatto ambientale della produzione di carne siano un altro motivo troppo importante di cui tenere conto nelle nostre scelte di consumo.

“Continuo a credere – scrive in conclusione del suo editoriale –  che possa essere giustificabile, in circostanze ideali, bere il latte, e mangiare carne e uova. Ma in questo mondo di mercati globali con l’etichettatura vaga, è sempre più difficile essere sicuri di ciò che si sta consumando davvero. Vegetarismo e veganismo in effetti, non sono mai sembrati più attraenti di ora”

Iscriviti alla newsletter e ricevi subito l'ebook gratis

Quattro ricette MAI pubblicate sul sito che potrai scaricare immediatamente. Puoi scegliere di ricevere una ricetta al giorno o una newsletter a settimana con il meglio di Vegolosi.it.  Iscriviti da qui.

Sai come si fa la salsa zola vegan? Iscriviti alla newsletter entro e non oltre l'11 maggio e ricevi subito la video ricetta

Print Friendly
0