Governo cinese, arriva la conferma: “I cani non sono cibo ma animali da compagnia”

Dopo le voci e l’attesa delle conferme, ecco la notizia. Purtroppo il documento ufficiale segnala come “cibo” moltissime specie selvatiche, fra le quali cervi, struzzi e alpaca.

Si aspettava con ansia l’8 maggio: quella era la data entro la quale le consultazioni pubbliche del Governo Cinese avrebbero dovuto confermare che i cani non erano più nella lista degli animali considerati cibo. L’attesa si è prolungata, ma ora la conferma è arrivata.  Il Ministero dell’Agricoltura e degli Affari Rurali della Cina ha reso ufficiale la sua posizione che i cani sono compagni e non “bestiame”

Che cosa dice il documento?

A farne notizia è stata l’associazione Humane Society International. Il dottor Peter Li, specialista in politica cinese della Humane Society International, attivo in tutta l’Asia per porre fine ai commerci di carne di cane e gatto, ha accolto la notizia con parere favorevole, dicendo: “Ora che il Governo cinese ha riconosciuto ufficialmente i cani come compagni e non come bestiame, speriamo che la Cina adotterà misure più incisive per accelerare la fine del commercio di carne di cane e gatto per il quale milioni di animali continuano a soffrire ogni anno. L’annuncio offre alle città di tutto il paese la perfetta opportunità per agire”. Nel documento ufficiale, il Governo spiega: “I tempi stanno cambiando e con essi la consapevolezza verso gli animali, le abitudini alimentari e l’osservanza di determinati costumi e tradizioni”. I gatti, purtroppo, non sono nella lista degli animali considerati “da compagnia”.

E Yulin?

Fra poche settimane, come ogni anno, si aprirà il festival della carne di cane di Yulin: da una decina di anni, infatti, la popolazione locale dedica a questa “pietanza” una vera festa. Dal 21 al 30 giugno, le strade della cittadina si riempiono di gabbie metalliche in cui sono ammassati decine e decine di cani, per permettere a piccoli gruppi di abitanti e curiosi stranieri di festeggiare consumando la loro carne, ma anche liquori e lychee, tanto che il Festival è noto anche come “Lychee and Dog Meat“. Il festival, nonostante la conferma da parte del Governo dell’esclusione dei cani dalla lista degli animali da allevamento, non si fermerà dato che quello confermato dal governo non è un divieto di consumo, quello che si spera è solo che questa nuova consapevolezza possa generare una maggiore capacità di intervenire a livello legislativo e politico su questa usanza.

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La lista degli animali edibili però comprende nuove specie

Ma a fronte di una buona notizia, ecco arrivarne una non certamente incoraggiante. L’elenco finale stilato dal Governo comprende quasi tutte le specie animali pubblicate nella prima proposta. Diverse specie di animali selvatici sono ora ufficialmente considerate “bestiame”. Si tratta di cervi, renne, alpaca, faraone, fagiani, pernici, germani reali, struzzi e specie allevate per la loro pelliccia come i cani procione, le volpi argentate ed i visoni. Per le specie acquatiche verrà stipulato un elenco a parte.

La dott.ssa Teresa Telecky, responsabile del dipartimento fauna selvatica della Humane Society International, afferma: “L’inclusione di specie selvatiche è deplorevole. L’allevamento intensivo, in cattività, di questi animali presenta gravi problemi per il benessere animale e potenziali rischi per la salute umana. La loro riclassificazione come “bestiame” non riduce la loro sofferenza ed il rischio di malattie zoonotiche. Spero vivamente che la Cina rimuova queste specie dal prossimo elenco.”

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