La prima borsa vegana di lusso realizzata con funghi (micelio) è di Stella McCartney

Un tessuto sul quale si lavora da tempo, non privo di qualche “intoppo” ma che si allontana dalla produzione su base animale

Frayme Mylo è il nome, la sostanza è che la stilista Stella McCartney porterà entro il 2023 sul mercato una borsa realizzata con un tessuto che imita la pelle ma che viene realizzato in laboratorio partendo dal micelio tratto dai funghi.

Che cos’è il tessuto Mylo?

Con l’obiettivo di trovare alternative valide, scalabili e belle alla pelle animale, l’industria della moda, già da tempo, punta su materiali a base vegetale, meglio ancora se vegani e il cui impatto sull’ambiente sia il meno importante possibile. Mylo è una di queste alternative. Si tratta di un materiale creato da Bolt Threads, azienda statunitense che lavora sull’innovazione dei materiali con sede in California. Il micelio viene coltivato da esperti fungaioli in strutture verticali al coperto e successivamente lavorato da scienziati.

Le coltivazioni verticali di micelio in una foto tratta dal sito dell’azienda Bolt Threads

L’azienda spiega: “Iniziamo riproducendo ciò che accade sotto il suolo della foresta in un ambiente interno controllato. Prendiamo le cellule miceliali e le alimentiamo con segatura e materiale organico controllando, tra le altre variabili, l’umidità e la temperatura. Il micelio cresce fino a formare uno strato schiumoso – immaginate un grosso sacco di marshmallow schiacciati. Una volta raccolto il micelio, il materiale rimanente viene compostato. Il foglio di micelio viene poi lavorato e tinto e diventa il materiale Mylo che viene utilizzato per realizzare calzature, borse, portafogli, custodie per telefoni e altri splendidi prodotti”.

Il tessuto Mylo, a base di micelio ma che, nella sua lavorazione finale, prevede comunque una parte di plastica anche se non tratta dal petrolio

Il tessuto a base di micelio è vegano?

La risposta è sì: questo procedimento non vede fra i suoi passaggi nessun tipo di ingrediente animale, ma è ancora presto per poter avere delle indicazioni sul suo impatto ambientale dato che, per ora, la produzione è ancora su piccola scala rispetto alla produzione di pelle animale. L’azienda produttrice spiega che, però, il tessuto contiene ancora plastica: “Il materiale Mylo non è attualmente privo di plastica, ma non è a base di petrolio, a differenza della pelle sintetica, che è fatta di un tessuto sintetico e di un rivestimento in poliuretano o PVC (il che significa che è al 100% plastica)”. L’obiettivo, sostengono, è quello di fare in modo che questo prodotto duri il più a lungo possibile e che possa in qualche modo essere aggiornato per diventare sempre più riciclabile.

Altri modelli di borse vegane della stilista McCarney: qui il materiale prevalente è il poliuretano

E la borsa di Stella McCartney, quando arriva?

Al momento Frayme Mylo non è ancora in produzione in modo massiccio, ne sono state vendute un numero limitato (100) e numerato. Il prezzo sarà di 1.995 sterline ossia circa 2.350 euro. L’azienda della stilista inglese Stella McCartney, vegana e seconda figlia del musicista dei Bealtles Paul (anche lui vegano da molti anni), ha spiegato sul proprio sito: “Stiamo ancora lavorando con Bolt Threads per innovare e migliorare la durata e la qualità di Mylo™️, ma crediamo di essere arrivati alla radice della soluzione. Questo è il primo capitolo di una storia nella quale il micelio rappresenterà il futuro della moda”.

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