Animali domestici e Covid-19: tutto quello che c’è da sapere per stare tranquilli

I compagni della nostra quotidianità sono fonte di infezione? Dobbiamo cambiare abitudini quando li portiamo in passeggiata? Ecco tutte le risposte da parte di FNOVI

Durante queste settimane complesse, ognuno di noi sta affrontando una situazione inedita a causa della pandemia dovuta al virus Covid-19. Il primo pensiero è andato a chi amiamo e quindi anche agli animali che condividono con noi vita e appartamento. Si sono susseguite informazioni di ogni tipo, spesso caotiche e ingiustamente allarmistiche, ma è importante mettere a freno la paura e capire.

Abbiamo contattato la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani e il suo presidente, il dottor Gaetano Penocchio ci ha spiegato punto per punto tutto quello che dobbiamo sapere per stare tranquilli. Alcuni altri chiarimenti sul tema che troverete nell’articolo, invece, arrivano da LAV.

Cani e gatti possono ammalarsi di Covid-19?

Come spiegato sul Sito del Ministero della Salute “al momento non esistono prove che dimostrino che animali come cani o gatti possano essere infettati dal SARS-CoV-2.

Cani e gatti possono trasmettere il virus agli esseri umani?

No, anche in questo caso sempre il Ministero spiega che non esistono evidenze. In merito alla notizia divulgata dal media il 28 Febbraio scorso di un cane in Giappone che sarebbe risultato positivo al test per il Covid-19, si legge: “Il cane non presenta sintomi di malattia e, come comunicato dall’OMS, si sta lavorando per capire se la debole positività al test diagnostico riscontrata nel cane fosse dovuta ad una reale infezione ovvero ad una contaminazione occasionale. Non si può escludere che all’origine della positività del cane vi sia la malattia della proprietaria. Infatti, a scopo puramente precauzionale, il Centro per il controllo delle malattie degli Stati Uniti, suggerisce alle persone contagiate da SARS-CoV-2 di limitare il contatto con gli animali, analogamente a quanto si fa con le altre persone del nucleo familiare, evitando, ad esempio baci o condivisione del cibo.”

Posso uscire a portare il cane per le sue passeggiate?

Il Ministero Della Salute spiega: “Sì, nelle vicinanze della propria abitazione e solo per il tempo strettamente necessario”. E’ necessario comunque ridurre al minimo gli spostamenti delle persone e comunque rispettare le indicazioni per il contenimento della diffusione del virus, rispettando distanze e indicazioni fornite dal Ministero della Salute. Serve buon senso e attenzione.

Dobbiamo lavare zampe, muso e corpo ai nostri cani dopo la
passeggiata?

Una pulizia dopo la passeggiata con mani pulite è una saggia precauzione, ma senza esagerare e ricordando di non utilizzare prodotti aggressivi per le mucose della bocca o che possono essere fastidiosi se il cane si lecca.

Con che cosa dobbiamo pulirli?

Sono disponibili sul mercato salviette umidificate per animali, altrimenti con una spugna imbibita di acqua e sapone a pH acido, da risciacquare.

Dobbiamo limitare i contatti con i nostri animali? Baci, abbracci,
carezze?

Gli scambi di saliva andrebbero sempre evitati. Abbracci e carezze non vanno eliminate in tempi di COVID 19, sarebbe un inutile limitazione dolorosa per tutti. Ma di nuovo, lavarsi le mani prima e dopo è una regola che non va dimenticata.

Per i gatti che stanno in casa, ci sono rischi?

Come detto non ci sono evidenze che facciano considerare soggetti a rischio gli animali da compagnia.  In ogni caso le precauzioni che tutelano le persone – lavarsi le mani, non indossare le scarpe a casa, etc. che sono sempre buone regole, anche
quando non ci sono epidemie – proteggono la salute dei nostri animali.

 I veterinari restano aperti?

La scelta è demandata al singolo professionista titolare dello studio. Rimangono aperte invece farmacie e parafarmacie che vendono anche farmaci ad uso veterinario.

Posso portare il mio cane/gatto dal veterinario?

Solo se si tratta di un’emergenza, come un’operazione o una situazione grave per la quale l’animale necessita cure e assistenza da parte di uno specialista. Nel caso in cui debbano essere operati, insieme all’autocertificazione meglio portare anche un certificato medico da chiedere allo stesso veterinario.

I negozi di cibo per animali possono rimanere aperti?

Sempre LAV, spiega: “Il nuovo DPCM, fra le attività di commercio “di generi alimentari e di prima necessità” al dettaglio consentite ed elencate all’Allegato 1 del Decreto, esplicita anche il “Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici” che nell’elenco di tutte le categorie merceologiche nazionali si riferisce ad “Animali domestici-Alimenti ed articoli, commercio al dettaglio” e quindi ai negozi di cibo per animali o con cibo per animali domestici. Quindi oltre ai negozi di alimentari e ai supermercati, così come ferramenta in zone agricole, che dispongono di cibo per animali di varie specie, sono aperti/devono essere aperti anche quelli specializzati, presso i quali si trovano anche linee di alimentazione necessarie ad animali che soffrono di specifiche patologie. Ovviamente, per recarsi presso questi negozi, è necessaria l’autodichiarazione da compilare, per la quale abbiamo approntato un fac simile sullo stato di necessità per animali, regola che è valida per qualsiasi tipo di spostamento necessario, e sempre con assunzione di responsabilità della persona.”.

Gli altri animali domestici come conigli, uccellini, tartarughe o pesci rossi: si possono ammalare o trasmettere il virus?

Non ci sono informazioni su queste specie. Come accade quando una nuova malattia compare nell’uomo è necessario ricercare informazioni sulle diverse specie animali e per ora non sono note. Considerato che stanno in casa, lavarsi le mani appena rientriamo ha un significato di tutelare anche la loro salute.

Il mio cane o il mio gatto hanno bisogno di cibo veterinario specifico, ma non lo trovo nel mio Comune. Posso acquistarlo in un altro?

A spiegarlo, in questo caso è LAV che riporta la risposta tratta dalle indicazioni ministeriali. “Sì, riempiendo l’autodichiarazione che trovi QUI. È comunque sempre bene farsi trasmettere il certificato veterinario e portarselo dietro insieme all’autocertificazione.”

Infine: trovate tante altre informazioni anche quihttps://www.izsvenezie.it/coronavirus-animali-da-compagnia/

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