L’energia elettrica può essere vegana (e quindi anche non esserlo)

Nel Regno Unito un imprenditore illuminato e che da anni si occupa di clima e ambiente (alimentazione vegana compresa) ha fondato un gruppo che vende elettricità e gas certificati vegan. E in Italia?

Anche l’elettricità e il gas che utilizziamo sono collegati agli allevamenti intensivi e allo sfruttamento degli animali, in modo piuttosto diretto.

Perché l’elettricità green non è vegan

Se abitaste nel Regno Unito avreste modo di scegliere come fornitore Ecotricity, azienda fondata nel 1995 da Dale Vince, imprenditore e attivista ambientalista che da anni si occupa di intervenire in vari settori (calcio compreso) per fare in modo che virino verso la sostenibilità. C’è una grande differenza fra “energia verde” ed “energia vegana”: la prima utilizza fonti di approvvigionamento rinnovabili che includono però anche scarti e liquami provenienti dagli allevamenti intensivi che trasformati in biogas, vengono poi convertiti in energia elettrica. Questo sistema, spiega Vince “in teoria è ecologico, ma non è vegano e non è corretto”. Anche gli scarti della macellazione vengono spesso utilizzati in questo sistema “green” che ha come scopo principale non utilizzare combustibili fossili e quindi fonti non rinnovabili. Inoltre l’elettricità convenzionale è responsabile del 30% delle emissioni di carbonio della Gran Bretagna.

Ecotricity, fra le prime a parlare nel 1995 di energia eolica nel Regno Unito, ha quindi fatto un passo avanti creando e certificando la sua energia come vegana. Ad apporre il sigillo sul sistema di produzione dell’azienda c’è la Vegan Society. Ma da dove arriva, quindi l’energia? L’azienda utilizza solo energia solare, eolica e geotermica.

Il gas vegano?

E per il gas? Qui la questione è stata più complicata, come ha spiegato lo stesso Vince, che ha però individuato con il suo team una soluzione. Per la creazione di biogas Ecotricity utilizza un sistema di fermentazione anaerobico che dall’erba invece che dagli scarti animali.
L’erba viene tagliata e raccolta dalle aree incolte del paese, zone che non vengono utilizzate come pascoli o campi coltivati. In un video Vince spiega: “Una volta che abbiamo capito qual era il sistema per creare il biogas partendo dall’erba, la domanda è stata: è possibile realizzare tutto questo in scala massiva, per tutti? La risposta è sì, perché abbiamo abbastanza materiale – rinnovabile – per poter dare gas a tutte le case private del Regno Unito”. Vince ha dato il via alla creazione dello stabilimento per la fermentazione dell’erba nel 2010.

E in Italia?

Esiste una sola azienda – in base alle nostre ricerche – che è in grado di produrre elettricità da fonti che escludono qualsiasi tipo di riferimento agli animali. Si chiama UnoEnergy e il piano per la sola luce elettrica – non esiste una risposta sul gas – si chiama “Luce Ethica” e si basa sull’uso esclusivo dell’energia solare. Anche idroelettrica ed eolica sono escluse perché possono interferire con la vita degli animali. “I rotori delle turbine eoliche possono rappresentare una minaccia mortale per gli uccelli – si legge sul sito dell’azienda – La costruzione di grandi parchi eolici offshore in mare genera rumore che a sua volta influisce sull’orientamento dei mammiferi marini; l’attrazione delle centrali idroelettriche, invece, può diventare una trappola mortale per i pesci. Gli sbarramenti intervengono nel passaggio. Le aree di riproduzione e i vivai del letto dei fiumi possono andare perduti quando il corso d’acqua naturale cambia”.

 

Iscriviti alla newsletter e ricevi subito l'ebook gratis

Quattro ricette MAI pubblicate sul sito che potrai scaricare immediatamente. Puoi scegliere di ricevere una ricetta al giorno o una newsletter a settimana con il meglio di Vegolosi.it.  Iscriviti da qui.

Sai come si fa la salsa zola vegan? Iscriviti alla newsletter entro e non oltre l'11 maggio e ricevi subito la video ricetta

Questa pagina potrebbe contenere link di affiliazione. In qualità di Affiliato Amazon Vegolosi.it riceve un guadagno dagli acquisti idonei: in ogni caso, se clicchi sui prodotti e alla fine li acquisti non ci sarà alcun ricarico sul prezzo.

Print Friendly
0