La iena fantasma vince il Wildlife Photographer of the Year 2025

È una visione sospesa tra fascino e inquietudine quella che ha conquistato la giuria del 61° Wildlife Photographer of the Year: una iena bruna che si aggira silenziosa tra le rovine di una città mineraria abbandonata in Namibia. Lo scatto, intitolato Ghost Town Visitor (“Visitatore della città fantasma”), è firmato dal fotografo sudafricano Wim van den Heever, vincitore assoluto dell’edizione 2025 del più prestigioso concorso di fotografia naturalistica al mondo, indetto dal Natural History Museum di Londra.

La scena, realizzata con una fototrappola dopo un’attesa durata dieci anni, ritrae la fragile convivenza tra ciò che resta dell’attività umana e la forza rigeneratrice della natura. Tra sabbia e cemento, la iena emerge come simbolo della resilienza del mondo selvatico, capace di riappropriarsi lentamente degli spazi costruiti dall’uomo. “Volevo mostrare che la natura non scompare, ma aspetta il momento di tornare”, ha spiegato van den Heever, che da anni documenta la fauna africana e le sue relazioni con i paesaggi antropizzati.

Le foto vincitrici sono state selezionate tra 60.636 candidature provenienti da 113 paesi e giudicate in forma anonima, in base alla loro creatività, originalità ed eccellenza tecnica, da una giuria internazionale di esperti in fotografia naturalistica, cinema, scienza e conservazione. Immagini che svelano la natura in tutta la sua bellezza: dai comportamenti curiosi degli animali alle specie a rischio di estinzione, dai dettagli sorprendenti delle piante ai paesaggi ancora intatti. Non mancano gli scatti che raccontano come il clima sta cambiando e quanto sia grave la perdita di biodiversità. Un messaggio forte per ricordare che è fondamentale prendersi cura del pianeta e che occorre cambiare il nostro modo di agire per costruire un futuro sostenibile.

Lo scatto del giovane fotografo italiano che ha vinto il premio con questo scatto intitolato “After the destruction”

L’immagine, che sarà in mostra anche al Museo della Permanente di Milano dal 15 novembre 2025, è stata scelta tra oltre 60.000 candidature provenienti da 113 paesi. Accanto al vincitore assoluto, spiccano altri riconoscimenti che testimoniano il talento dei giovani fotografi e l’impegno per la conservazione: l’italiano Andrea Dominizi, 17 anni e  primo connazionale a vincere il titolo di Young Wildlife Photographer of the Year con After the Destruction, e il brasiliano Fernando Faciole, premiato con l’Impact Award per Orphan of the Road, dedicato a un cucciolo di formichiere gigante.

Lo scatto vincitore del premio nel 2024 realizzato da Shane Gross

Lo scorso anno, il Wildlife Photographer of the Year aveva incoronato Shane Gross con The Swarm of Life, uno scatto sorprendente che immortala un fitto sciame di girini scuri, grandi quanto una graffetta, che si muovono all’unisono nelle acque limpide di Cedar Lake, sull’isola canadese di Vancouver. Un’immagine ipnotica che celebra la vitalità e la vulnerabilità della vita nei fragili ecosistemi d’acqua dolce

 

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