I musicanti di Brema: il riscatto animale nella fiaba dei fratelli Grimm

“I musicanti di Brema”, fiaba dei fratelli Grimm che insegna ai bambini (ma anche agli adulti!) il rispetto per gli animali.

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I fratelli Jacob e Wilhelm Grimm, nati in Germania nella seconda metà del Settecento, sono noti nel mondo per aver rielaborato moltissime fiabe della cultura tedesca ed europea in generale. Oltre alle più celebri “Cenerentola”, “Cappuccetto Rosso” e “Hansel e Gretel”, nella loro raccolta di fiabe intitolata “Fiabe per bambini e famiglie” e pubblicata tra il 1812 e il 1822, si nasconde una fiaba particolare, che può essere riletta in “chiave vegan”: parliamo de “I musicanti di Brema”, una delle tante storie dei Grimm ad avere come protagonisti degli animali, in questo caso alla ricerca di un riscatto sull’uomo e sulle ingiustizie da lui perpetrate a danno di altri esseri viventi.

Questa fiaba insegna ai bambini l’importanza del lavoro di squadra, a non arrendersi di fronte alle difficoltà e fare delle proprie diversità un punto di forza. Ma, leggendo tra le righe, è impossibile non trovarvi anche un senso di rivalsa degli animali nei confronti dell’uomo, essere ingrato che non esita a liberarsi degli animali che per anni gli sono stati fedeli nel momento stesso in cui realizza che non possono più servirlo a dovere. Insomma, una fiaba che indica ai bambini la strada verso il coraggio, l’altruismo e la fedeltà, ma che è anche un monito al rispetto degli animali, indipendentemente dalla loro specie di appartenenza o dalla loro età.

C’era una volta un vecchio asino che aveva lavorato sodo per tutta la vita. Ormai non era più capace di portare pesi e si stancava facilmente, per questo il suo padrone aveva deciso di relegarlo in un angolo della stalla ad aspettare la morte. L’asino però non voleva trascorrere così gli ultimi anni della sua vita. Decise di andarsene a Brema, dove sperava di poter vivere facendo il musicista.
Si era incamminato da poco quando incontrò un cane, magro e ansante. “Come mai hai il fiatone?” gli chiese. “Sono dovuto scappare in tutta fretta per salvare la pelle” gli rispose il cane. “Il mio padrone voleva uccidermi, perché ora che sono vecchio non gli servo più”. “Purtroppo è vero – continuò – non sono più capace di rincorrere la selvaggina come una volta, e sono così debole che non spavento più nessuno. Ma ora come farò a procurarmi da mangiare?”concluse depresso. “Vieni a Brema con me” suggerì l’asino. “Laggiù faremo fortuna con la musica: io suonerò il liuto e tu mi darai il ritmo con il tamburo” Il cane accettò la proposta e s’incamminò con il nuovo amico.

Musicanti di brema

Non avevano percorso molta strada che s’imbatterono in un gatto che miagolava disperato. “Cosa ti è successo per lamentarti in questa maniera?” gli chiese l’asino. “Sono vecchio e soffro d’artrite, per questo non sono più agile come una volta e devo stare al caldo. Ma vedendomi riposare vicino al caminetto, ieri il mio padrone si è infuriato, mi ha accusato di essere un fannullone, mi ha rimproverato di non saper acciuffare nemmeno un topolino e mi ha cacciato da casa. Senza pietà! Pensare che l’ho servito fedelmente per tutta la vita!… Ora non so proprio dove andare, non so proprio come sbarcare il lunario!” rispose singhiozzando il gatto. “Allora vieni a fare il musicista con noi a Brema” gli dissero insieme l’asino e il cane. Il gatto non se lo fece ripetere due volte e pieno di speranza si unì a loro.fa986f59e17e99d99b47ae650271439b

Passando davanti ad una fattoria, furono distratti da un gallo che schiamazzava rincorso da una massaia. “Mi vuole tirare il collo! Vuole me perché non ha un tacchino da cucinare per il pranzo della domenica! Mi vuole tirare il collo!” urlava terrorizzato. I tre compari gli gridarono: “Vieni con noi! Con la tua bella voce conquisteremo Brema!” Non ebbero il tempo di aggiungere altro che, appollaiato sulla schiena dell’asino, sentirono il gallo che li incitava: “Corriamo, corriamo, prima che la padrona mi acchiappi!”
Una corsa disperata fin nel folto del bosco. Lì finalmente ripresero fiato! Ormai si era fatto buio e, si sa, di notte non è prudente viaggiare. Dovevano cercare qualcosa da mangiare e un posto per dormire almeno per quella notte. Rifocillati e riposati, l’indomani sarebbero ripartiti per Brema.
12160182-standardFu allora che sentirono dei rumori. Nascosti tra i cespugli, si guardarono intorno; videro una casa: ecco da dove arrivavano brusio, risate e… un profumo d’arrosto! Erano così stanchi e così affamati! Cercando di non fare rumore si avvicinarono alla casa e, con cautela, sempre senza farsi scorgere, guardarono all’interno attraverso la finestra. Non potevano credere ai loro occhi! In mezzo alla stanza c’era un tavolo colmo di buone cose: un tacchino ripieno, mortadelle invitanti, formaggi di tutti i tipi, pane d’ogni forma, torte stupende, frutta profumata. “Potremmo chiedere ospitalità…” non ebbero il tempo di aggiungere altro, che i quattro amici videro avvicinarsi al tavolo quattro ceffi paurosi. Dunque quello era il covo dei briganti! Se quei tipacci li avessero visti, sarebbe stata la loro fine! Si sa che la fame aguzza l’ingegno!
Nascosti tra i cespugli, studiarono un piano diabolico, che avrebbe spaventato quei briganti, così da obbligarli a scappare dal loro covo e da lasciare tutto quel ben di dio da mangiare a loro completa disposizione. Nel buio e nella tranquillità della notte, interrotti solo dalla luce che irradiava dall’interno della casa e dal vociare sguaiato dei briganti, si avvicinarono alla finestra. In silenzio perfetto l’asino appoggiò le zampe sul davanzale, il cane balzò sul dorso dell’asino, il gatto si arrampicò fin sulla testa del cane e il gallo si appollaiò sulle spalle del gatto. Quindi ad un cenno dell’asino, diedero inizio al loro primo concerto: … e fu tutto un ragliare, abbaiare, miagolare e schiamazzare. Un Inferno!
Terrorizzati, i quattro briganti cercarono la salvezza fuori dalla casa, ma all’uscita furono investiti da un essere che calciava, graffiava, mordeva, beccava! Un Inferno! Scapparono per non tornare mai più in quel luogo maledetto! I quattro amici non ci pensarono due volte: si precipitarono all’interno della casa, senza esitare si sedettero intorno al tavolo e… credo che siano ancora lì che mangiano e ridono, che ridono e mangiano… Lì era il Paradiso!

Di seguito il video completo del film di animazione della Warner Bros (1997) tratto dalla fiaba dei fratelli Grimm.

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