“Hidden”, 30 fotografi raccontano la guerra invisibile contro gli animali

Alcuni dei più bravi fotografi internazionali indagano il mondo dell’industria degli animali e la brutalità di una guerra invisibile. La prefazione è di Joaquin Phoenix

Raccontare la brutalità di una guerra invisibile. Quella che combattiamo ogni giorno con gli animali che ci stanno vicino, e che non vediamo. Nasce con questo intento Hidden. Animals in in the Anthropocene, lo straordinario libro fotografico che, attraverso gli scatti di alcuni dei più celebri fotografi del mondo, racconterà “gli animali invisibili della nostra vita, quelli con i quali abbiamo una relazione stretta e non riusciamo a vedere, gli animali che mangiamo e indossiamo. Gli animali che utilizziamo per la ricerca, il lavoro e l’intrattenimento, e gli animali che sacrifichiamo in nome della tradizione e della religione”. Nato da un’idea della fotogiornalista canadese Jo-Anne McArthur, il libro sarà pubblicato dalla sua agenza We Animals Media attraverso una campagna di crowdfunding

Un progetto “che non poteva più aspettare”

Hidden è un documento storico, un memoriale e un’accusa di ciò che è e non dovrebbe mai più essere”, ha spiegato Jo-Anne McArthur a proposito del progetto, che punta tutto sul potere di denuncia proprio delle immagini. “La fotografia ha l’incredibile potere di dare forma al modo in cui vediamo le cose. E probabilmente – ha detto la fotogiornalista – nessun tipo di immagine ha più effetto delle fotografie di guerra. Raccontano storie che cambiano il modo che abbiamo di pensare quelle stesse storie”. Come è successo a lei, lo scorso anno, dopo aver visitato un wet market a Taipei: “Bellissimi animali marini uccisi intorno a me a migliaia. La sofferenza di quegli animali, in quell’unico mercato, in quella sola città – ha raccontato – era per me inconcepibile”. E’ stato dopo aver fotografato “la brutalità di quella guerra invisibile” che la fotogiornalista ha capito “di dover fare qualcosa. E quando sono tornata a casa – ha spiegato – ho iniziato a mettere giù un progetto che non poteva più aspettare“.

Foto di Andrew Skowron

Il racconto dei fotografi

La squadra messa insieme da Jo-Anne McArthur conta 30 fotografi pluripremiati provenienti da tutto il mondo e coordinati, tra gli altri, da Keith Wilson e David Griffin, redattore visivo del Washington Post e direttore della fotografia del National Geographic, e Britta Jaschinski, condirettore di Photographers Against Wildlife. “Una volta che vedi la sofferenza di qualcuno, poi non puoi più ignorarla“, ha raccontato a proposito del progetto una delle fotografe, Selene Magnolia. “Ho cercato l’estetica della fotografia, e la sua bellezza per attirare l’attenzione dello spettatore. E ciò serve a comprendere l’orrore e l’ingiustizia“, ha aggiunto Aitor Garmendia. Torna, nelle parole di chi ha partecipato alla realizzazione di Hidden, l’idea della guerra, “una guerra che molte persone scelgono di non vedere. E questo – ha commentato il fotografo Nick Brandt – comporta una grande forza e sangue freddo perché i fotografi non possono salvare gli animali che stanno fotografando ma solo sperare che i loro scatti possano fare luce sullo sterminio di massa che si svolge ogni secondo di ogni giorno in tutto il pianeta”. Tra gli autori delle fotografie, anche l’italiano Stefano Belacchi, già autore con Benedetta Piazzesi di Un incontro mancato. Sul fotoreportage animalista: “Dobbiamo sempre ricordarci che questi animali rappresentati nelle foto – ha detto il fotografo – saranno morti quando il pubblico li vedrà. Quando ci penso, sento una grande responsabilità”. 

Foto di Andrew Skowron

Il crowdfunding e Joaquin Phoenix

Il libro presenterà un’introduzione con una firma eccellente, quella dell’attore Joaquin Phoenix, vegano, fortemente impegnato nelle battaglie in difesa dei diritti degli animali: “I fotogiornalisti che hanno partecipato a Hidden sono entrati in alcuni dei posti più cupi e inquietanti del mondo. Le immagini che hanno catturato – ha detto l’attore – sono un promemoria del nostro imperdonabile comportamento verso gli animali e sarà un faro per il cambiamento per gli anni a venire”. La stampa del libro sarà finanziata attraverso un crowdfunding, che ha già abbondantemente superato la quota dei 65mila dollari necessari per la stampa delle prime 1500 copie della prima edizione. “Con la pandemia di Coronavirus non c’è libro più rilevante sul futuro di tutti gli animali umani, e non. Il vostro sostegno a questo libro – ha detto Jo-Anne McArthur – rappresenta una forma di solidarietà verso la visione che portiamo avanti e verso gli animali. Con il vostro supporto possiamo fare qualcosa di storico, invitare le persone al cambiamento e creare un mondo migliore”.

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