100 giorni per 100 orti: Slow Food lancia la sfida
L’obiettivo è ambizioso: riuscire a raccogliere in 100 giorni (ossia entro il 29 dicembre) 90.000 euro per creare 100 orti in Africa. La campagna è partita dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità e sfrutta il sistema del crowdfunding. Ma perché è così importante?
La “colletta” è stata lanciata a settembre a Bra (CN) durante “Cheese”, la kermesse delle “forme del latte”, e si ricollega all’iniziativa Mille Orti, che vede le comunità di Terra Madre (il progetto Slow Food volto a difendere le culture enogastronomiche locali) impegnate a coltivare piccoli lotti di terreno nelle scuole, nei villaggi e nelle periferie delle città di 27 Paesi africani.
Il progetto Mille Orti esiste dal 2010; tra gli obiettivi ci sono la promozione dei prodotti locali e tradizionali, la tutela della biodiversità, la protezione della sovranità alimentare (garantire cioè alle popolazioni di poter scegliere cosa coltivare e cosa mangiare), il tentativo di fornire cibo sano, coltivato in modo etico e sostenibile.
Si punta, quindi, sull’agricoltura, sulla terra, sul cibo, su frutta e verdura, perchè è questa, ormai senza più dubbi, la strada verso la sostenibilità e la ripresa anche in luoghi afflitti da guerre, carestie e malattie. Si riparte dalla terra, si riparte dall’alimentazione.
Attualmente sono stati creati quasi 890 orti scolastici, comunitari, famigliari: si tratta di esperienze molto importanti perché danno la possibilità a chi vi partecipa (finora oltre 50 coordinatori e 30.000 uomini, donne e bambini) di scambiare competenze, di imparare un mestiere e di trasmettere conoscenze ai coetanei e in famiglia, di migliorare la microeconomia dei villaggi di appartenenza e di scegliere come alimentarsi.
Più di un mese fa, Slow Food ha voluto dare una spinta al progetto, “schiacciando l’acceleratore” e lanciando la campagna di crowdfunding per raccogliere, entro il 29 dicembre, il denaro necessario a creare 100 nuovi orti. 100 giorni per 100 orti si avvale sia della grandissima cassa di risonanza fornita dai social media (Facebook, Twitter, Google+), sia del supporto del consorzio Ricrea, partner ambientale di Slow Food, che ha fornito 10.000 salvadanai in latta, per favorire raccolta resti negli esercizi commerciali in tutta Italia: sarà possibile quindi devolvere il resto dell’acquisto del pane o del caffè all’iniziativa.
Per saperne di più, è possibile cliccare sul sito 100x100orti.org oppure visitare il sito della Fondazione Slow Food per la Biodiversità
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