A lezione dalle tartarughe: il racconto della lentezza nel libro di Sy Montgomery

L’ultimo saggio della naturalista tedesca ci racconta cose incredibili sulle tartarughe e ci spiega perché è a loro che dovremmo guardare per recuperare un rapporto più autentico col tempo

In un mondo che corre all’impazzata e ha fatto dello “slow” un mantra del marketing per ogni cosa, dal cibo alla mobilità ai viaggi, forse è a loro che dovremmo guardare per riscoprire il vero significato della lentezza: le tartarughe. È quello che ci invita a fare la naturalista Sy Montgomery nel suo ultimo libro, intitolato “Il tempo delle tartarughe” (Aboca, 2025): un saggio che, come ben recita il sottotitolo, ci spiega “come l’animale più longevo ci insegna a prenderci cura di noi e del mondo”.

Tartarughe, queste sconosciute

Sy Montgomery, autrice di numerosi best seller internazionali sul mondo naturale, ha trascorso un lungo periodo alla Turtle Rescue League, la “Lega per il soccorso delle tartarughe”, un luogo dove vengono curate tartarughe con ferite così gravi che persino i veterinari le avrebbero date per spacciate. Ed è dopo averle studiale a lungo che qui che ci racconta cose incredibili su questi animali. Ad esempio, che sono antichi quanto i primi dinosauri, più antiche dei primi coccodrilli e sono in circolazione da oltre 250 milioni di anni. Le tartarughe hanno poi personalità distinte e, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, vivono emozioni forti, ma poiché non hanno le espressioni facciali tipiche dei mammiferi noi non ce ne accorgiamo (quante volte, d’altra parte, questa cosa avviene con gli animali cosiddetti “non carismatici”?).

Tartarughe a rischio

Eppure, come moltissime altre specie animali selvatiche, anche le tartarughe sono una specie a rischio, come emerge dall’esperienza della naturalista presso il centro di recupero. A metterle in pericolo sono grosso modo sempre le stesse cause: gli effetti della crisi climatica, il diffondersi di specie animali invasive, l’antropizzazione estrema, ma anche il commercio illegale di carne, uova e gusci.

A lezione di lentezza

Il punto centrale del racconto di Sy Montgomery è, tuttavia, la lentezza: la caratteristica principale delle tartarughe, dalle quali molto possiamo apprendere. Scopriamo, dunque, che le tartarughe vivono lentamente, respirano lentamente (in acqua fredda, una tartaruga bastarda olivacea può trattenere il respiro fino a sette ore), i loro cuori battono lentamente (la frequenza cardiaca di una tartaruga dalle orecchie rosse può rallentare fino a un battito al minuto), fino anche a morire lentamente. Icone di serenità e persistenza, è da loro – suggerisce la naturalista – che possiamo prendere spunto per far pace con il rapporto certamente complicato che oggi abbiamo col tempo e che rappresenta una delle grandi sfide della nostra contemporaneità.

Sy Montgomery
“Il tempo delle tartarughe. Come l’animale più longevo ci insegna a prenderci cura di noi e del mondo”
Aboca
Euro 26

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