Il cioccolato è vegano? 10 consigli per sceglierlo e gustarlo

Cioccolato vegano? Certamente sì! Bastano pochi accorgimenti per gustare il cibo degli dei

Cioccolato vegano

“Nove persone su dieci amano il cioccolato, la decima mente”, ed effettivamente sulla buona fede di quel decimo possiamo tutti avanzare qualche dubbio: sono davvero rare le persone che non amano questo alimento definito, non a torto, paradisiaco. La storia del cioccolato è antica: prima bevanda arricchita con spezie per i Maya 600 anni prima di Cristo, poi polvere ed infine tavoletta in Europa con tutte le variazioni sul tema che ben conosciamo.

La domanda è: ma vegetariani e vegani possono consumare il cioccolato? La risposta è si (respiro di sollievo…) ma (un “ma” c’è sempre) è necessario porre attenzione all’etichetta dei prodotti che andiamo ad acquistare. In particolar modo per chi ha scelto un regime alimentare vegano, la scelta di una tavoletta di cioccolato (che esclude quello al latte e quello bianco a meno che non sia bianco alla soia) non è impresa così semplice. La prima indicazione da verificare è se il cioccolato contiene o meno latte in polvere. In più verificate la presenza dell’olio di palma, non per una questione legata alla presenza di derivati animali, quanto per l’impatto che questo ingrediente ha su alcune aree della nostra Terra e su alcune specie animali. I produttori che hanno scelto di non utilizzare questo tipo di grasso, di solito, lo indicano chiaramente nella lista ingredienti o comunque sul retro della confezione.

Ed ecco 10 consigli per scegliere e gustare al meglio il cioccolato!

1 – Scegliete un cioccolato fondente che abbia una percentuale di cacao superiore al 65% e che non contenga zuccheri aggiunti

2 – Ricordate che il cioccolato ha un ottimo potere antiossidante, il doppio di quello del vino rosso

3 – Le proteine del latte limitano l’assorbimento degli antiossidanti del cacao. Inoltre evitate sempre cioccolati che contengono grassi vegetali idrogenati

4 – L’aspetto della tavoletta deve essere lucido e all’olfatto deve sprigionare un intenso aroma. In bocca il cioccolato deve sciogliersi e avere una consistenza leggermente sabbiosa

5 – Gli aromi del cioccolato sono influenzati dal “cru” ossia dalla diversa provenienza delle fave di cacao

6 – La temperatura migliore a cui conservare e quindi gustare il cioccolato è fra i 18 e i 20 gradi centigradi

7 – Il cioccolato buono non deve “scricchiolare” fra i denti

8 – Il modo migliore per assaporare tutte le note del cacao è tenerlo a lungo in bocca

9 – La biodiversità del cacao è tale per cui la selezione Ogm non è necessaria, quindi, al momento, non esistono cioccolati che contengono cacao geneticamente modificato. Spesso però la lecitina di soia presente come emulsionante è tratta da soia Ogm.

10 – Per conservare al meglio le tavolette di cioccolato avvolgetele nella carta stagnola e poi in pellicola per alimenti. Se appaiono macchie biancastre sulla superficie, il cioccolato è ancora buono, ma lo state conservando male (le macchie bianche, infatti, sono il risultato dell’esposizione del cioccolato all’umidità, suo nemico principale)

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