Vegolosi

Riso: ricette vegane, come cucinarlo e proprietà

Il riso è una pianta di origine asiatica che fa parte della famiglia delle Graminacee e il suo nome scientifico è Oryza sativa. È, insieme al grano, il cereale più coltivato sul nostro pianeta (in 113 Paesi per l’esattezza) e rappresenta l’alimento fondamentale per la metà della popolazione della Terra. È un cereale naturalmente senza glutine e per questo è adatto anche nell’alimentazione delle persone celiache.

La pianta presenta delle spighe all’interno delle quali si trovano i cariossidi (cioè i frutti secchi della pianta contenenti un solo seme) che una volta privati degli involucri protettivi, detti “lolla”, regalano la parte più interna, il riso così come lo conosciamo. Inoltre, il riso viene sottoposto a pulitura, un processo che elimina il rivestimento esterno del chicco, detto crusca. La pianta, per crescere, ha bisogno di rimanere immersa nell’acqua perché questa la protegge dalle escursioni termiche e impedisce ai parassiti di infestarla.

Dal riso si ricavano anche diversi alimenti derivati:

Ricette vegane con il riso

Grazie alla sua versatilità, il riso trova numerosissimi impieghi in cucina: primi fra tutti i risotti, protagonisti della tradizione culinaria italiana e di cui noi abbiamo preparato tante versioni “veg”. C’è poi l’insalata di riso, classico della tavola estiva: per qualche idea originale provate le nostre ricette vegane, colorate e buonissime. Nella nostra sezione dedicata ai primi piatti, poi, troverete decine di ricette con il riso, tutte da provare. Quelle assolutamente da non perdere?

Come cuocere il riso

La preparazione classica (e più semplice) prevede di lessare il riso in abbondante acqua salata: calcolate 100 grammi di riso ogni litro di acqua, e versate il cereale a pioggia nell’acqua (o nel brodo) bollente, lasciando cuocere una ventina di minuti mescolandolo di tanto in tanto per evitare che si attacchi sul fondo della pentola. Bisogna tenere presente che i tempi di cottura variano a seconda della tipologia scelta e che in media un riso integrale – dal quale, cioè, viene rimosso solo lo strato più esterno detto “pula” ma vengono lasciati quelli sottostanti – impiega circa il doppio del tempo di quello raffinato per cuocere; a questo proposito, poi, ricordiamo che il riso integrale non cuocerà mai come quello bianco, che può arrivare anche a disfarsi se cotto a lungo, ma rimarrà sempre un po’ più “croccante” pur aumentando i tempi di cottura.

In alternativa, il riso può essere anche cotto al vapore, sia in padella che al microonde. Nel primo caso aggiungete 100 ml di acqua (o di brodo) ogni 100 grammi di riso, tenendo conto che i tempi di cottura varieranno in caso al tipo di riso scelto. In generale, comunque, per la cottura a vapore è necessario calcolare 10 minuti in più rispetto ai tempi di cottura indicati sulla confezione. Per la cottura a vapore, procuratevi una ciotola adatta alla cottura al microonde che sia “a due scompartimenti”, in cui inserire l’acqua e il riso separatamente. Azionate il forno alla massima potenza e lasciate cuocere 8-10 minuti, o fino al raggiungimento del grado di cottura desiderato, poi procedete a condire il riso secondo i vostri gusti.

Tipi di riso

Esistono molte varietà di riso, diverse per forma e dimensioni del chicco, ma anche per il sapore e la resa nelle varie preparazioni:

Proprietà e valori nutrizionali

Le proprietà e i valori nutrizionali del riso dipendono dalla varietà che si sceglie, ma anche e soprattutto dal grado di raffinazione: il riso integrale è notoriamente più ricco di sostanze nutritive rispetto a quello bianco. In generale, però, il riso è ricco di amidi, povero di grassi e privo di glutine e ha un apporto calorico ridotto. Inoltre è ricco di sali minerali come potassio, calcio, sodio e fluoro, nonché di vitamine, specialmente vitamina B.

Curiosità

L’origine del riso si perde nella notte dei tempi, ma sappiamo che le prime piante si trovavano alle pendici dell’Himalaya e nella valle dello Yangtzè già 12 mila anni fa. È nota l’usanza in moltissime tradizioni di lanciare del riso agli sposi dopo il matrimonio: questo perché, fin dall’antichità, questo cereale era considerato simbolo di prosperità e fortuna, e per questo il suo lancio sugli sposi è considerato di buon auspicio per la coppia.