Vegolosi

H&M: arrivano scarpe e borse in tessuto ricavato dagli scarti del vino

C’è un pezzo di innovazione italiana nel segno del vegan nella nuova collezione 2020 di H&M. Il marchio svedese ha, infatti, annunciato per il prossimo 26 marzo il lancio mondiale della nuova “Conscious Collection”, che conterrà anche capi in un innovativo materiale ricavato dagli scarti della produzione del vino, ideato e prodotto dall’azienda italiana Vegea. Fu proprio H&M nel 2017 a scoprire e a premiare con il suo Global Change Award il tessuto vegetale che imita la pelle di origine animale ottenuta conciando gli scarti che provengono dall’industria alimentare (per la precisione gli oli e le fibre vegetali estratti dalla vinaccia). Accanto a scarpe e borse “in morbida pelle vegana”, come la definisce l’azienda, la collezione green 2020 di H&M presenterà anche capi tinti con i fondi di caffè e abiti in poliestere riciclato.

Una delle immagini rilasciate dalla Vegea Company alla presentazione del prodotto nell’ottobre del 2017

Un approccio olistico

L’introduzione di tessuti cruelty-free non è una novità per H&M, che già nella collezione dello scorso anno inserì capi in materiali come il Piñatex, ricavato dalle foglie di ananas, l’Orange Fiber, estratta dagli scarti degli agrumi, e Bloom Foam, un materiale simile al cuoio realizzato con le alghe. Innovazioni che, spiega l’azienda svedese, rientrano all’interno di una strategia più ampia che punta a un “approccio olistico” alla moda sostenibile. “In futuro, dobbiamo utilizzare più materiali a base biologica e utilizzare più scarti nelle nostre collezioni”, ha spiegato in un’intervista a Vogue Pascal Brun, il sustainability manager di H&M. Ma non è solamente una questione di materiali meno impattanti sul piano ambientale.

Nel 2020 e oltre, dobbiamo portare il concetto di circolarità a un altro livello. Non si tratta solo dei materiali, ma anche del modo in cui possiamo progettare abiti che durino più a lungo e che alla fine possano essere riciclati“. Da qui, soprattutto, l’interesse per i tessuti di origine vegetale, più facilmente adattabili a sistemi produttivi circolari virtuosi, proprio come quello ricavato dagli scarti delle vinacce dall’azienda italiana Vegea. Ma anche di altri materiali presenti nella nuova linea Conscious del marchio svedese, ottenuti, per esempio, da fibre come il poliestere o la viscosa di abiti vecchi riciclati.

Una delle immagini rilasciate dalla Vegea Company alla presentazione del prodotto nell’ottobre del 2017

L’obiettivo è fissato al 2030, data entro la quale H&M punta a produrre abiti al 100% derivati da materiali riciclati o da materiali completamente sostenibili. E a rendere queste innovazioni parte non solamente della linea green, ma dell’intera produzione H&M. “Questo tipo di collezioni – ha sottolineato Brun –  servono a rendere scalabili queste innovazioni e renderle più commerciali e accessibili, per noi e per gli altri brands”.