Vegolosi

Bacche di Goji: cosa sono, come mangiarle e utilizzarle in cucina

Le bacche di Goji (note in inglese come Goji berries o Wolfberries) sono il frutto di un arbusto spontaneo di origine tibetana che appartiene alla famiglia delle Solanacee, come melanzane, peperoni e pomodori. Piccole e di un rosso vivo, queste bacche sono chiamate anche “frutto della longevità” per via delle loro numerose proprietà nutritive, che le rendono uno tra gli antiossidanti più potenti al mondo.

Dove si comprano e prezzo

Le bacche di Goji essiccate si trovano facilmente nella grande distribuzione, sia in confezioni singole che all’interno di mix di frutta secca ed essiccata. Non è raro trovare in commercio anche il loro succo, puro o mescolato ad altri succhi di frutta. Queste bacche, inoltre, sono reperibili anche nei negozi di alimentazione biologica e online. Il loro prezzo è variabile e si aggira intorno ai 30 euro al chilo, ma può facilmente raddoppiare per i frutti biologici certificati.

Bacche di Goji come si mangiano

In Italia le bacche di Goji più comuni sono quelle essiccate; esistono anche nella versione fresca, ma si trovano molto più raramente in vendita. Di solito è consigliabile reidratare le bacche secche in acqua calda per 10/15 minuti prima di utilizzarle nelle varie preparazioni, un po’ come avviene per l’uva passa; questo aiuterà a far sì che rilascino meglio il loro sapore. Possono essere aggiunte, per esempio, a una granola di frutta secca, a un porridge per la colazione oppure ai cereali da tuffare nello yogurt o nel latte vegetale; il loro gusto un po’ acidulo, però, le rende perfette anche come aggiunta a una minestra o una zuppa, a un’insalata mista o a un mix di verdure crude, alle quali regaleranno un tocco di sapore (e di colore!) in più. Naturalmente, queste bacche sono perfette anche come ingrediente da aggiungere nell’impasto di torte, muffin e biscotti, esattamente come qualsiasi altro tipo di frutta essiccata. Nulla vieta, in ogni caso, di consumarle anche così come sono, secche oppure reidratate, come snack tra un pasto e l’altro: è la soluzione più comoda e veloce!

Le bacche di Goji fresche trovano gli stessi impieghi di quelle essiccate; in più, però, le bacche fresche possono essere frullate per ottenerne il succo, da bere da solo oppure mescolato ad altri succhi ed estratti, ma anche impiegate per preparare infusi e decotti.

Bacche di Goji ricette

Versatili grazie al loro sapore caratteristico ma non troppo marcato – per alcuni simile a quello dei mirtilli e per altri un incrocio tra quello di fragola e lampone – le bacche di Goji possono essere utilizzate in cucina sia in ricette salate che dolci. Noi, per esempio, le abbiamo utilizzate per preparare delle scaloppine di seitan all’uva. Però, abbiamo preparato anche diverse ricette vegane dolci con le bacche di Goji. Qualche esempio? Il delizioso crumble di cachi mela e pere, dei biscotti senza glutine perfetti per l’ora del tè e una torta dolce alle patate e Goji, morbidissima e dal sapore delicato.

Bacche di Goji dose giornaliera

Il consumo giornaliero raccomandato varia dai 15 ai 20 grammi per gli adulti: la quantità giusta, secondo gli esperti, per ricoprire il fabbisogno di vitamine e minerali. Per i bambini e le donne in gravidanza, invece, la dose scende a 10 grammi al giorno.

Proprietà

Queste bacche sono considerate un vero e proprio “superfood”, un concentrato di tanti nutrienti benefici per l’organismo. Contengono betacarotene, che ha effetti positivi sulla vista, ma anche buone quantità di minerali come ferro, potassio e magnesio. Non solo: le bacche di Goji sono tra i pochi alimenti a contenere naturalmente anche il germanio, un elemento chimico in grado di contrastate l’ossidazione cellulare. Le bacche di Goji contengono anche 18 aminoacidi, vitamina E e 500 volte più vitamina C di quella contenuta nelle arance. Sono presenti anche le vitamine B1, B2 e B6 utili alla rigenerazione di nuove cellule e al corretto funzionamento del sistema nervoso.

Alcuni studi recenti segnalano come questo frutto sarebbe molto indicato nella cura del sistema immunitario, preservando soprattutto la salute del cervello. In più migliorano la circolazione sanguigna (ottime per ridurre il colesterolo, stabilizzare la glicemia e contrastare il diabete) e proteggono il fegato.

Bacche di Goji controindicazioni

Nonostante le loro numerose caratteristiche benefiche, non è possibile consumare bacche di Goji all’infinito: il mal di pancia è sempre in agguato. In più, il loro consumo è da evitare in caso di allergia o intolleranza alle Solanacee, oltre che in presenza di alcune patologie (tra cui ipertensione e diabete) per le quali si assumano determinate tipologie di farmaci: le bacche, infatti, potrebbero interferire con la loro azione. In questo caso il consiglio, come sempre, è di rivolgersi al proprio medico per ottenere le giuste indicazioni a riguardo.

Bacche di Goji coltivazione

Se reperire queste bacche nella loro versione essiccata è molto facile, decisamente meno frequente è trovarle fresche nei negozi. Per avere a disposizione questi frutti freschi, dunque, l’alternativa è comprarli online, oppure scegliere di coltivarli in casa. Online e a prezzi piuttosto contenuti sono reperibili i semi di questa pianta, che può essere coltivata sia in vaso che nel terreno praticamente in qualsiasi condizione atmosferica (resiste bene anche alle temperature più rigide, ma in inverno è sempre bene coprirla oppure tenerla in casa).

La pianta di Goji, per crescere al meglio, necessita di un terreno sabbioso e ben drenato, ma anche di un’esposizione costante alla luce del sole. Il periodo migliore per piantare i semi è la primavera, ma se decidiamo di coltivare la pianta in vaso possiamo approfittare del calore casalingo per piantarli anche nei mesi più freddi. Se acquistiamo invece la pianta, è bene travasarla subito in un vaso molto grande, che permetta alle radici di crescere ed espandersi senza problemi.

Le nostre bacche “miracolose” maturano a fine estate, che è anche il periodo migliore per la raccolta. Bisogna ricordare che la pianta di Goji ha le spine, quindi è bene prestare attenzione durante questa operazione per evitare di pungersi.

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