Vegolosi

Torna l’orsa Peppina con tre cuccioli ma i residenti chiedono sicurezza

Un’immagine festeggiata con grande entusiasmo sui social network dalla Riserva Monte Genzana: nel parco abruzzese, un esemplare di femmina di orso marsicano di circa 6 anni, ribattezzata Peppina, appare nelle immagini delle videocamere di controllo con i suoi tre cuccioli. L’animale non è nuovo di questa zona tanto che nel 2012 era già stata catturata e munita di radio collare dato che la sua indole pare portarla a passeggiare attraverso un’area molto ampia rispetto a quella della Riserva, avvicinandosi spesso anche ai centri abitati.

E’ stata proprio la dirigenza della riserva naturale ad avvisare per tempo allevatori e abitanti riguardo la necessità di prevenire qualsiasi spiacevole incidente, riattivando i recinti elettrificati presenti nelle loro proprietà. “Pur se entusiasti per la circostanza – si legge nel post che accompagna la foto – allo stesso tempo raccomandiamo a tutti i possessori di recinti elettrificati di volerli riattivare nel più breve tempo possibile, confermando la nostra consueta disponibilità nel supporto per qualsiasi eventuale necessità.”

L’orsa Peppina in un’immagine delle videocamere di sorveglianza della città di Sulmona nel 2017

I residenti e la paura

Nel frattempo Peppina e la sua prole pare abbiano già visitato un allevamento: il proprietario di un pollaio nei pressi della località Case Macilli, tra Pettorano e Sulmona, Rodolfo Franciosa, ha denunciato alla Asl la morte di alcuni polli e conigli, uccisi dall’orsa che, come spiegano dalla riserva naturale, è a caccia per accumulare energie per l’imminente letargo per lei e i piccoli. Il comitato dei residenti è già in allarme: “Sono cinque anni che aspettiamo misure da parte dell’ente Parco, contro queste continue incursioni dell’orso pericolose per i residenti e per l’animale stesso; la gente non ne può più, non si può uscire di casa se non con il pericolo di incontrare l’orso. Chiediamo immediati provvedimenti”.

Eppure la direzione della Riserva abruzzese è sempre stata a disposizione: “Per quanto riguarda il territorio del Comune di Pettorano Sul Gizio, è possibile segnalare avvistamenti, danni ed eventualmente richiedere un recinto elettrificato per mettere in sicurezza animali da cortile, pollai, etc., direttamente alla Riserva Monte Genzana”. Chiarissime anche le regole per la convivenza con l’orso comunicate più volte alla popolazione e accompagnate da un messaggio chiarissimo: “La convivenza fra uomo e orso è possibile grazie alla tolleranza e alla collaborazione di tutti. Non diventiamo preda di immotivate paure e non forziamo il contatto solo per l’emozione di vederlo”.

La storia dell’orsa KJ2, uccisa “per necessità”

E’ ancora fresco il ricordo dell’episodio avvenuto in Trentino esattamente un anno fa e che ha visto la morte dell’orsa KJ2, la quale dopo un incontro ravvicinato nei boschi con un uomo e il suo cane, subì la decisione dell’ordinanza del presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi e venne abbattuta circa dieci giorni dopo l’episodio.
All’inizio dell’anno, la denuncia contro ignoti per l’abbattimento dell’animale venne archiviata e la sentenza parlò di “abbattimento per necessità” anche se le condizioni in cui avvenne l’aggressione all’uomo nelle vicinanze del lago di Terlago, nella Valle dei Laghi, non furono mai del tutto chiare, tanto che si ipotizzò anche che, per paura, fosse stato l’uomo stesso ad aggredire e spaventare l’orsa per timore che ferisse il suo cane.