Vegolosi

Natasha Brenner: 97 anni, vegana e attivista, va in palestra tutti i giorni

Ha 97 anni compiuti lo scorso dicembre, è vegana dal 1972 ed è una fervente attivista per i diritti degli animali: lei è Natasha Brenner, americana di provincia che una decina di anni fa si è trasferita con l’ormai defunto marito a New York per dedicare tutto il suo tempo e le sue energie alla causa animale. Una signora dall’aspetto fragile e dal viso gentile che nasconde una tempra e una determinazione che farebbero invidia a persone molto più giovani di lei: “Sono un’attivista ed è per questo che trascorro le mie giornate al computer cercando di fare qualcosa di concreto per gli animali ogni giorno” dichiara la donna.

Natasha Brenner, una vita “fuori dagli schemi”

Nata nel 1921 in una famiglia benestante, Natasha descrive i suoi primi anni di vita come felici e spensierati almeno fino alla grande depressione che colpì gli Stati Uniti nel 1929, quando la sua famiglia come tante altre iniziò ad avere problemi economici. Furono momenti difficili, che spinsero la giovane donna a cercare presto un lavoro: si trasferì a New York, dove ebbe la fortuna di iniziare a lavorare per la 20th Century Fox, uno degli studi cinematografici più importanti degli Stati Uniti; guadagnava 21 dollari a settimana e le fu chiesto di non rivelarlo a nessuno, perché all’epoca nessuna donna guadagnava così tanto.

Nel 1942 arrivò il primo matrimonio con un giovane uomo e nel 1955 un divorzio piuttosto sofferto: una scelta difficile e molto “moderna” per l’epoca, che insieme alla sua emancipazione in un mondo del lavoro fortemente dominato dalla presenza maschile fanno intendere come la vita della signora Brenner fosse destinata già all’epoca a essere “diversa” da quella degli altri. Di lì a poco un secondo matrimonio, questa volta con Noah, un uomo che condivideva con lei l’amore per gli animali: “Abbiamo iniziato a informarci sulla questione animale e man mano che aumentava la nostra conoscenza, è cresciuta anche la nostra consapevolezza: abbiamo capito che anche loro soffrono e la loro sofferenza non è diversa dalla nostra“. Così, è cominciato il percorso di Natasha e di suo marito come attivisti per i diritti degli animali, fino al trasferimento a New York da una città vicina per poter partecipare a grandi sit in di protesta organizzati in città.

Natasha durante un sit in di protesta in favore della causa animale

“Tra un bambino e un animale in difficoltà? Nessuna differenza”

Le attività di Natasha, hanno avuto inizio con le proteste contro lo sfruttamento dei cavalli, impiegati sia negli spettacoli circensi che per trainare le carrozze a favore dei turisti: “Cavalcarli e farli camminare nelle strade trafficate è semplicemente ridicolo – afferma – Perché le persone non lo capiscono?”. Negli ultimi anni Natasha ha iniziato ad accusare sempre maggiori difficoltà a uscire di casa e a camminare, ma questo non ha fermato il suo desiderio di fare qualcosa di concreto per gli animali: ha imparato a utilizzare il computer alla perfezione e ora è lo strumento attraverso il quale continua la sua opera di attivismo per gli animali, per molte ore ogni giorno.

Non mancano le interviste radio e per il web, durante le quali la donna spiega l’importanza di scegliere uno stile di vita vegan per salvare gli animali. “Se vedessimo per strada un bambino in difficoltà, piangere o chiedere aiuto, ognuno di noi farebbe tutto il possibile per aiutarlo. Bene, io non vedo alcuna differenza tra quel bambino o un qualsiasi animale sofferente; perché è chiaro che gli animali soffrano e provino dolore e io non voglio in alcun modo contribuire alle loro pene” conclude.

Dieta vegana: il segreto della longevità?

Durante gli anni lo stile di vita di Natasha ha suscitato molte curiosità, un po’ per la sua battaglia animalista portata avanti con successo nonostante l’età ma soprattutto per via di quello che la donna sceglie di mangiare (e di non mangiare): quando le persone scoprono di essere di fronte a una brillantissima ultra nonagenaria vegana, lo stupore e l’incredulità si sprecano. Non sappiamo se la dieta vegana sia il segreto della longevità di questa donna – anche se diversi studi scientifici dimostrano come possa contribuire a prevenire l’insorgenza di patologie croniche anche gravi – ma quello che è certo è che Natasha non è un caso isolato: tempo fa abbiamo raccontato la storia di Ellsworth Wareham, 102 anni e vegano da più di 50, brillantissimo ex chirurgo cardiovascolare che ha esercitato la professione fino a 95 anni. Insieme a lui anche Fred Distelhorst, 88 anni, ex dentista e nonno vegano da record che ha scalato il Kilimangiaro insieme alla nipote di 25 anni.

La donna durante uno dei suoi allenamenti quotidiani in palestra

Nonostante gli inevitabili acciacchi, anche Natasha si mantiene in forma con allenamenti quotidiani in palestra: come ha dichiarato durante un’intervista, le piace utilizzare il vogatore e fortificare le gambe con un apposito macchinario e si tratta di allenamenti che pratica con talmente tanto entusiasmo che il suo medico è dovuto intervenire consigliandole ridurre il carico dei pesi che utilizza (da 30 a 20 kg!). “Amo essere vegana – spiega Natasha – e adoro il Beyond Burger, lo trovo semplicemente favoloso: lo mangio con un po’ di ketchup e mi sento in paradiso. Ho degli acciacchi, sì, ma ho 97 anni e nel complesso sto bene; sicuramente la mia dieta contribuisce in maniera importante a mantenermi in salute“.