Vegolosi

IVA sul latte vegetale: “Deve scendere al 4%, non è un prodotto di lusso”

Nel nostro paese il latte vegetale è considerato un bene di lusso: l’IVA su questo prodotto, infatti, è al 22% ed è pari a quella applicata su auto, orologi e oggetti di lusso. Lorenzo Lombardi, esperto di Green Economy, aveva iniziato promuovendo tempo fa una petizione affinché l’IVA imposta sul latte vegetale venisse abbassata al 4%, esattamente come quella applicata sul latte di mucca e di altri animali. Oggi un’altra petizione, lanciata questa volta dal mensile dei consumatori “Il Salvagente”, torna a fare la stessa richiesta al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Questa volta, però, ad aver aderito all’iniziativa c’è anche LAV, che definisce “un’evidente incoerenza” il contrasto tra l’IVA applicata al latte e quella imposta alle bevande vegetali. Recenti indagini, tra cui il Rapporto Eurispes 2017, hanno evidenziato il triplicarsi del numero dei vegani in Italia e questo non può che riflettersi anche su un consumo più consapevole dei prodotti di origine animale, certamente non favorito da prezzi talvolta ancora proibitivi. “E’ evidente come l’attuale regime d’imposizione dell’IVA favorisca i ‘produttori’ di latte vaccino e animale (che già godono di notevolissimi sussidi) discriminando invece gli agricoltori orientati alla coltivazione di cereali e di legumi adatti ad essere trasformati in ‘latti’ vegetali”. La richiesta è quindi che il latte vegetale venga considerato un bene di prima necessità al pari di tanti altri alimenti, tenendo anche conto che il mercato delle bevande vegetali copre una richiesta ancora più ampia: quella di coloro che per ragioni di salute legate a intolleranze non possono consumare, per esempio, latte vaccino. 

In Italia triplicato il numero dei vegani: ecco i dati Eurispes 2017