Vegolosi

Il miele: una dolce rinuncia

Dalle mille proprietà benefiche e il sapore unico, il miele da sempre è stato un alimento considerato prezioso per gli uomini per la loro salute e impiegato nella cura della persona. Millefiori, di acacia o castagno in commercio si trova in abbondanza, per non parlare delle tante produzioni casalinghe ancor più ricercate. La cultura vegana esclude il miele disapprovando la violenza, perpetrata dall’uomo, ai danni delle api: perché il miele è il cibo delle api e di nessun altro.

Non è stato facile per me rinunciare al miele. Un dono della natura! Così credevo che fosse prima di conoscere la storia delle api, la fatica che compiono per produrlo e sopravvivere. Sopratutto prima di sapere cosa l’uomo è disposto a fare per produrlo. Sono cresciuta seguendo l’Ape Maya in TV, ho gioito con lei delle sue tante avventure emozionandomi ad ogni episodio, ma trovando il vasetto di miele in dispensa, mai mi sono chiesta come fosse disponibile anche a noi. L’ingenuità di bambina? Con gli animali interagivo e da loro imparavo, non ho pensato che l’uomo potesse essere crudele nei confronti delle api, per garantirsi un vasetto di miele. Era solo la fantasia degli autori di fiabe, racconti e anime, che  ispirandosi al mondo animale e vegetale intratteneva, dispensava consigli e inviava messaggi di amore e solidarietà ai bambini?  Opportunismo e convenienza hanno avuto la meglio sull’umanità tanto da rendere un fatto marginale che le api provino emozioni e sentano il dolore come noi?

Rinunciare al miele è un gesto di amore nel cammino della non violenza. Così come si combatte ogni abuso attuale, stesso impegno e uguale priorità. Come dolcificante in commercio troviamo una valida alternativa nello sciroppo d’agave, per eliminare il mal di gola sarà sufficiente il limone unito allo zenzero e per la bellezza della pelle la natura offre la polpa dell’Aloe Vera e Arborescens. Rinunciare al miele è una dolce rinuncia.