Arte di oggi ma che fruiremo nel futuro: fra ambiente e visioni del mondo

L’arte non solo sa proiettarci verso mondi ancora inesistenti, ma può anche migliorare nel concreto quello in cui viviamo ora. Facciamo allora un viaggio nell’arte capace di guardare oltre.

Questo articolo è stato pubblicato su Vegolosi MAG n.27 ottobre 2022Adesso è possibile godersi anche i singoli articoli del nostro mensile acquistandoli PDF da leggere su qualsiasi dispositivo, quando vuoi e per quante volte vuoi. Approfondisci gli argomenti che ti interessano e sostieni il nostro lavoro. 

Di seguito l’anteprima dell’articolo

di Benedetta Rutigliano

Esistono progetti culturali o opere d’arte che saranno fruibili solo tra 100, 1000, infiniti anni. Quanto lontano può viaggiare il nostro pensiero e quello dei loro ideatori? L’arte non solo sa proiettarci verso mondi ancora inesistenti, ma può anche migliorare nel concreto quello in cui viviamo ora. Facciamo allora un viaggio nell’arte capace di guardare oltre.

Pensare solo al qui e ora non sempre conduce a esiti positivi, come mostra la crisi climatica in atto. A spingere lo sguardo più in là ci invitano alcuni progetti culturali che, seppur ideati e avviati al giorno d’oggi, saranno veramente fruibili solo tra un secolo, un millennio o oltre. Alcuni artisti, letterati, registi, infatti, hanno scelto di prolungare il loro ruolo di intellettuali engagé (dal francese impegnati, come diceva il filosofo Jean Paul Sartre) sollecitando i pensieri non solo del pubblico attuale (che godrà parzialmente delle opere), ma soprattutto di quello di domani, da cui non riceveranno mai un feedback, ma a cui desiderano lasciare la propria visione, mostrando fiducia nel futuro dell’umanità in un momento delicato come questo. Altri artisti, invece, han- no deciso di agire oggi con installazioni, azioni, performance che non solo smuovono riflessioni, ma vanno a impattare in senso positivo, nel concreto, sul mondo che viviamo e su quello che verrà.

DA 100 A INFINITO: PER LA VITA CHE VERRÀ

Da foresta ad antologia. Dal 2014 l’artista scozzese Katie Paterson invita ogni anno uno scrittore diverso a scrivere un’opera letteraria che potrà esser letta solo nel 2114, ideando a Oslo la Future Library, la Libreria del Futuro, a cui ha contribuito come prima autrice la canadese Margaret Atwood


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