Vegolosi

Tokyo, Milano e Torino: eravamo 4 gatti al bar

Differenti nei nomi ma non nella sostanza, sono i bar e bistrot in cui si può gustare un buon caffè o un buon the caldo in compagnia di gatti, spesso arrivati dai gattili, bisognosi di coccole

 

La moda fu lanciata a Taiwan con la catena di “Neko cafè”, con ben 40 felini che gironzolavano tra i clienti. Il progetto verrà poi riproposto negli anni a seguire, da Parigi e Vienna e poi in tutto il mondo. A tale proposito, Torino fu la prima città italiana ad aprire le porte a questo nuovo progetto con il  “MiaGola cafè”, proponendo per di più, un menù vegetariano e vegano dando l’originale opzione di poter pranzare su comodi divanoni in cui i gatti si muovono in libertà contribuendo al buon umore dei clienti.

Seguì le tracce di Torino anche Roma con il “Romeow cat bistrot“, rinomato per la sofisticata pasticceria e cucina vegana e che propone ampi spazi comunicanti ricchi di angoli protetti e talvolta inaccessibili, se non dai 6 gatti che ci abitano.

Più recente è il “Crazy cat cafè” aperto a Milano, si tratta di un progetto pensato e ideato grazie anche alla nascita del “Gattoparco” ossia un intervento recentemente approvato dalla giunta del Consiglio Comunale che riguarderà tre aree milanesi: Porta Ticinese, Via Barsani e Via Auturi. Qui verrà realizzato un parco con ampie aree dedicate ai felini dove gli animali e i loro padroni potranno giocare e passare ore di relax.

Grazie alla vicinanza di questi dolcissimi animali potremmo anche noi abbassare il grado di stress attraverso le vibrazioni delle loro fusa che, si dice, rallentano il ritmo cardiaco, fanno bene all’artrite e ai reumatismi. Di certo tutto ciò non cambierà la nostra vita, ma sicuramente migliorerà la giornata di quel micio che vi farà le fusa mentre bevete il primo caffè della giornata.