Vegolosi

Proposta di legge contro i genitori vegani?

Reclusione da uno a sei anni per chi impone “una dieta alimentare priva di elementi essenziali per la crescita di un minore”: questa la proposta di Elvira Savino, deputata di Forza Italia dopo i recenti casi dei bambini denutriti saltati agli onori della cronaca. La proposta della Savino in difesa di “chi non ha colpe e non ha la possibilità di decidere liberamente” propone di integrare la normativa (dell’art. 572 del codice penale) circa i maltrattamenti contro familiari o conviventi, con un articolo bis e ter, che prevede il carcere da uno a sei anni per i genitori “con una condotta la cui pericolosità non deve essere sottovalutata”

Il testo

ART. 572-bis. – (Imposizione di una dieta alimentare priva di elementi essenziali per la crescita di un minore). – Chiunque, fuori dei casi previsti dall’articolo 572, impone o adotta nei confronti di un minore degli anni sedici, sottoposto alla sua responsabilità genitoriale o a lui affidato per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, una dieta alimentare priva di elementi essenziali per la crescita sana ed equilibrata del minore stesso è punito con la reclusione fino a un anno. Se dal fatto previsto dal primo comma comma deriva al minore una malattia o una lesione personale permanente, la pena è della reclusione da due anni e sei mesi a quattro anni; se deriva la morte del minore, la pena è della reclusione da quattro a sei anni

ART. 572-ter. – (Circostanza aggravante). – Le pene di cui all’articolo 572-bis, sono aumentate di dodici mesi qualora le condotte ivi sanzionate siano adottate nei con- fronti di minori di anni tre.

E fin qui tutto bene se non fosse che nell’introduzione e a sostegno di questa proposta la deputata prenda una posizione molto netta contro chi ha scelto un’alimentazione vegetariana o vegana, condannando non tanto chi, da “adulto consapevole e capace di autodeterminarsi” fa questa scelta, ma piuttosto chi impone “a minori un’alimentazione che esclude categoricamente e imprudentemente alimenti di origine animale e loro derivati” con la netta convinzione che “molti decidono di seguire questo tipo di alimentazione, per motivazioni religiose o etiche e per rispetto della vita degli animali. Molti altri lo fanno soltanto per adeguarsi a una moda”.

A sostegno della proposta nel testo si legge: “Come è noto, i medici nutrizionisti sconsigliano da sempre di far seguire queste diete ai bambini, agli adolescenti, alle donne in stato di gravidanza e durante l’allattamento. E’ ragionevole pensare – continua il testo – che la scelta di una dieta vegana o vegetariana (per i bambini, ndr) sia troppo restrittiva e comporti carenze nutrizionali anche gravi, che possono ripercuotersi sullo sviluppo somatico e cognitivo del bambino”. E ancora: “la dieta vegetariana o vegana, infatti, è carente di zinco, ferro tipo eme (contenuto in carne e pesce), vitamina D, vitamina B12 e omega-3. Un bambino, per crescere, ha bisogno di proteine di ottima qualità, la cui mancanza potrebbe determinare carenze tali da comprometterne lo sviluppo, […] può comportare considerevoli problemi neurologici e anemia”.

“Le pubbliche autorità – si legge ancora nel testo” hanno il dovere di intervenire soprattutto e ogni volta che vi sia il pericolo di vedere compromesse la vita e la salute di un minore, di un bambino. La stessa Costituzione impone ai genitori di mantenere i figli, tutela la salute come diritto fondamentale di ciascun individuo e protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù”.

Ecco il testo completo della proposta di legge