Vegolosi

Formaggio, la proposta di Barnard: un’etichetta per avvisare del rischio tumore

Apporre sulle confezioni di formaggio un’etichetta che avverta della presenza di ormoni potenzialmente rischiosi per l’insorgenza di tumori al seno. La richiesta arriva dal Physicians Committee for Responsible Medicine, l’associazione no-profit americana guidata da Neal Barnard, che riunisce oltre 12mila medici. Nel mese della prevenzione del tumore al seno, l’organizzazione ha lanciato una petizione rivolta alla Food and Drug Administration, l’ente statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari, per chiedere l’introduzione in etichetta sui prodotti caseari della dicitura: “Il formaggio da latte contiene ormoni riproduttivi che possono aumentare il rischio di mortalità per cancro al seno”.

La petizione americana

Vogliamo che le donne sappiano che il consumo di formaggio da latte potrebbe metterle a rischio di morte per il cancro al seno”, ha detto Barnard invitando le grandi multinazionali del settore caseario a prendere una posizione sul tema della prevenzione al seno in termini di informazione. Nel lanciare la petizione, il Physicians Committee for Responsible Medicine entra nel merito della questione: “I latticini contengono tracce di estrogeni delle mucche e quando il latte viene convertito in formaggio, gli estrogeni sono più concentrati. Sebbene siano solo tracce – spiega – sembrano essere biologicamente attivi nell’uomo, aumentando la mortalità per cancro al seno”. 

La correlazione tra consumo di prodotti caseari e rischio di tumore al seno è una questione ancora molto dibattuta a livello scientifico. La petizione dell’associazione guidata da Barnard (autore, tra le altre cose, del volume “The cheese trap”, proprio sul mondo del formaggio) cita alcuni degli studi che collegano il consumo di formaggio e altri prodotti lattiero-caseari ricchi di grassi a un aumentato rischio di cancro al seno. Come quello del National Cancer Institute del 2017, che ha confrontato le diete seguite dalle donne con diagnosi di carcinoma mammario con quelle sane e ha evidenziato un rischio aumentato del 53% di insorgenza di cancro al seno per quelle che consumavano la maggior parte dei formaggi americani. Gli autori di questo studio, spiega il Physicians Committee for Responsible Medicine, “affermano che i componenti dei latticini come il fattore di crescita insulino-simile (IGF-1) e altri ormoni della crescita possono essere tra i motivi dell’aumento del rischio di cancro”. 

Per garantire che gli americani comprendano i potenziali rischi significativi e i conseguenti costi a lungo termine del consumo di prodotti lattiero-caseari – è in conclusione la posizione sostenuta attraverso la petizione – la Food and Drug Administration dovrebbe garantire che l’avviso di cui sopra sia posto in primo piano sull’imballaggio e sull’etichettatura di tutti i prodotti caseari”.