Vegolosi

Carne rossa e alcol verranno promossi ancora con i soldi dell’Unione Europea

Anche grazie al voto dell’Italia, la proposta della Commissione Europea di bloccare i fondi europei per la promozione di carne rossa e lavorata e alcol, è stata respinta. Un budget stimato in 186 milioni di euro per il 2023, quindi, verrà utilizzato anche per creare campagne pubblicitarie che spingano i cittadini UE a consumare prodotti che sono stati segnalati dall’OMS come rischiosi per la salute.

Queste campagne promozionali, come quelle già realizzate de “La stellina della carne bovina“, oppure quella dedicata alla carne rossa per diventare “Beefetarian“, sono volte a smuovere e incentivare i consumi di prodotti che sono stati valutati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come a rischio per la salute umana.

In particolar modo sull’alcol è recente la dichiarazione del presidente dell’OMS Hans Kluge che ha spiegato che parlare di “consumo nocivo di alcol significa che c’è anche un consumo non nocivo”, ma “non esiste livello sicuro di consumo, dobbiamo dire che anche la prima goccia aumenta i rischi”.

Stessa cosa dicasi per la carne rossa e per i prodotti lavorati e processati come i salumi che sono stati inseriti dall’OMS nel 2016 rispettivamente del Gruppo 2A e nel Gruppo 1, ossia dei “carcinogeni probabili” (carne rossa) e “carcirogeni umani certi” carne processata.

Una promozione che, per quanto riguarda la carne, sembra non tenere conto in nessun modo anche delle questioni ambientali legate al consumo di questo alimento che è legato ad un impronta di emissioni di carbonio fra le più alte nel settore agroalimentare internazionale.

Eppure la strategia europea varata nel 2020, Farm To Fork, prevedeva  che “le campagne di marketing che pubblicizzano la carne a prezzi molto bassi devono essere evitate“. Inoltre la Commissione Europea spiegava che il monitoraggio rispetto a questi temi ed impegni sarebbe stato costante:”La Commissione vigilerà su questi impegni e prenderà in considerazione misure legislative se i progressi saranno insufficienti”. Il piano strategico Farm To Fork – presentato come il “new green deal” europeo, presenta come sottotitolo: “Per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente”.