Vegolosi

Uk: Sainsbury’s da sconti a chi compra vegano e “Gary” fa il 300% in più

Aiutare i propri clienti a mangiare meno carne: è questo l’obiettivo della catena britannica di supermercati Sainsbury’s – la terza per importanza e diffusione nel Paese – che regalerà buoni sconto per i clienti che acquistano prodotti vegetali oltre a posizionare prodotti “veg” accanto a quelli di origine animale e distribuire nei propri negozi volantini con ricette vegetariane.

Il progetto, che sarà lanciato la prossima settimana, è supportato dagli studiosi dell’Università di Oxford: “Diete squilibrate come quelle a basso contenuto di frutta e verdura e ad alto contenuto di carne rossa e lavorata, sono responsabili dei maggiori oneri sanitari a livello globale. Allo stesso tempo, il sistema alimentare è anche responsabile per più di un quarto di tutte le emissioni di gas serra, e quindi una delle principali cause del cambiamento climatico” ha affermato Marco Springmann, alla guida degli scienziati di Oxford a fianco di Sainsbury’s.

Meno carne, vegani a volte

La Gran Bretagna ha visto aumentare notevolmente il numero di vegetariani e vegani sul territorio negli ultimi anni, forse anche a seguito della diffusione, da parte dell’OMS, dell’allarme sulla potenziale cancerosità di carne rossa e lavorata. E i ricercatori di Oxford ritengono che l’adozione di una dieta a base vegetale possa evitare, entro il 2050, 7,3 milioni di morti nel mondo ogni anno. Lo studio prevede, inoltre, entro lo stesso anno le emissioni di gas serra che derivano dalla produzione di cibo rappresenteranno la metà delle emissioni che il mondo può tollerare, sempre che la temperatura globale non superi i 2 gradi centigradi. “Non ci aspettiamo tutti diventino vegan – afferma Springmann – ma l’adozione di un’alimentazione più sana e più rispettosa dell’ambiente può rappresentare un grande passo nella giusta direzione”.

Per quanto riguarda l’apprezzamento dei clienti rispetto ai prodotti “veg”, un portavoce della catena di supermercati Sainsbury’s ha dichiarato al magazine MailOnline: “Stiamo assistendo a un crescente numero di clienti che scelgono di non mangiare carne durante alcuni giorni della settimana, come parte di una dieta “flexitariana” e di consumare alternative ai prodotti lattiero-caseari. Ma per molti questa sarà una tendenza a breve termine. Attraverso questa ricerca con l’Università di Oxford, vogliamo aiutare i clienti a fare scelte più consapevoli e incoraggiare diete sostenibili e sane a lungo termine.”

Nel frattempo il formaggio “Gary”, vola

Ricordate la “polemica social” scoppiata lo scorso ottobre, quando un utente ha proposto di chiamare “Gary” il formaggio vegan, dal momento che nulla ha a che vedere con il formaggio di origine animale? Beh, certo è che sembra non aver scalfito minimamente le vendite di questo prodotto, visto che il Sainsbury’s ha recentemente dichiarato che la vendita dei formaggi “veg” sostitutivi di quelli lattiero-caseari ha superato del 300% le aspettative iniziali. E se pensiamo che – secondo la Vegan Society – solo negli ultimi dieci anni il numero dei vegani nel Regno Unito è aumentato del 360%, questi numeri non possono che essere destinati ad aumentare.

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