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Finto latte di cane ai passanti: l’indignazione dello specismo – Video

Chi beve latte di mucca, berrebbe latte di cane? Londra: una bella ragazza bionda offre ai passanti un bicchierino di latte, invitandoli a esprimere il proprio parere su un nuovo e particolarissimo brand produttore. Dolce, cremoso e bianchissimo: questo è il responso riguardo alla bevanda offerta, sulla quale nessuno sembra avere nulla di che lamentarsi. Ma dopo l’assaggio, la” verità”: non si tratta di un latte qualunque, bensì di latte di cane. Le reazioni dei passanti sono forti: indignazione, rabbia, disgusto e sgomento la fanno da padroni, a prescindere dal sesso e dall’età degli assaggiatori. Questa è la nuova campagna di sensibilizzazione avviata da Peta, che offrendo ai passanti del comunissimo latte di soia spacciato, però, come latte ottenuto dalle mammelle dell’animale domestico per eccellenza, ha voluto puntare il dito contro lo specismo, cioè quella forma mentis che ci fa attribuire un valore e, di conseguenza, uno status morale diverso agli animali, esclusivamente in base alla loro specie di appartenenza.

Il ragionamento avviato da Peta è semplice: se bere latte di cane sarebbe disgustoso per la maggior parte di noi, perché dovrebbe essere diverso bere il latte di qualsiasi altro animale? Eppure, la reazione dei passanti è stata chiara: nel nostro immaginario la mucca è l’animale “da latte” per eccellenza e niente sembra turbare questo pensiero; invece, l’idea di bere il latte di qualsiasi altro mammifero – che, di fatto, non avrebbe nulla di diverso da quello delle mucche – ci ripugna come la cosa più disgustosa del mondo. Alla base di questo ragionamento distorto, come dicevamo, c’è lo specismo, che ci induce a considerare “naturale” il latte di mucca e a giudicare disgustoso il latte di qualsiasi altro mammifero sulla terra (perché nessun altro mammifero è, tradizionalmente, considerato “da latte”).

E poi, a ben pensarci, l’uomo è la sola specie al mondo a bere il latte di un altro mammifero, per di più dopo lo svezzamento: nessun altro mammifero al mondo si nutre di latte dopo i primi mesi di vita e, men che meno, va alla ricerca del latte prodotto da un’altra specie animale. “Il latte vaccino non è più naturale, per noi, del latte di cane” ha dichiarato Elisa Allen, direttore di Peta. “Quando si tratta di latte dopo lo svezzamento, quello vegetale è la scelta migliore.”

Antispecismo, cosa significa?