Vegolosi

Dove diventa “cruelty-free”, ma non vegano

Dove, storico marchio di prodotti per l’igiene personale di proprietà della multinazionale Unilever, diventa cruelty-free. PETA ha infatti da poco rilasciato la propria certificazione ai prodotti, verificando due aspetti: primo, l’azienda non effettua test cosmetici sugli animali da oltre 30 anni in nessun paese al mondo, secondo che gli ingredienti impiegati non vengono testati da altre aziende per conto di Dove. La novità sarà resa nota a livello globale a partire dal 2019, quando tutte le confezioni dei prodotti riporteranno il logo PETA.

Ma non è tutto: Unilever, con oltre 2 miliardi e mezzo di consumatori raggiunti ogni giorno in 190 paesi, collabora con l’associazione animalista internazionale Humane Society International (HSI) per porre fine alla sperimentazione animale sui cosmetici a livello globale, aderendo all’iniziativa Be Cruelty Free lanciata proprio da HSI. “Mentre c’è ancora molto da fare per mettere fine ai test sugli animali, speriamo che questa notizia  ispiri altri marchi e aziende di bellezza a seguirne l’esempio” ha dichiarato Kathy Guillermo, vicepresidente PETA.

Come testimonial di questo cambiamento, Dove ha scelto Genesis Butler, 11 anni, vegana e attivista per i diritti degli animali che da 6 anni lotta anche contro i cambiamenti climatici (qui in basso, il video sulla pagina Instagram dell’azienda, in cui Genesis racconta la propria soddisfazione per questo passo avanti).

Dove cruelty-free ma non vegan

Certamente quello di Unilever è un grande passo avanti, ma c’è un “ma”: il fatto che un cosmetico non sia testato sugli animali non lo rende automaticamente anche vegano, dal momento che i suoi ingredienti possono essere di origine animale. Peta ha confermato ai microfoni di Vegolosi.it che Dove non è un marchio vegano, bensì solamente cruelty free. Fra gli ingredienti dei prodotti, infatti compare l’acido stearico: si tratta di un emulsionante e lubrificante molto usato in cosmetica di origine animale.