Vegolosi

Corbyn, il politico vegetariano che dice no a McDonald’s

Ha detto no a 30mila sterline offerte da McDonald’s. Lui è Jeremy Corbyn, segretario del partito laburista inglese e politico vegetariano.

L’offerta rifiutata

La nota multinazionale di hamburger voleva finanziare un grande display per promuovere i prodotti agricoli britannici durante la conferenza laburista che si terrà a Liverpool nel novembre 2016, ma Corbyn ha rifiutato seccamente attraverso l’ufficio affari del Comitato Esecutivo Nazionale.

Il personaggio

Il neoleader laburista, che non possiede auto, è un grande amante dell’hummus e ha scelto di diventare vegetariano a 20 anni, dopo aver lavorato in un allevamento di maiali: “Mi ero affezionato a quegli animali e non potevo sopportare l’idea che sarebbero stati macellati”. Nel corso della sua carriera si è speso in prima persona per i diritti animali, chiedendo ad esempio il divieto di importazione del foie gras o contro il terrificante Yulin Dog Meat Festival, la celebre festa cinese dove si mangiano cani. Da fonti interne al partito sembra che il rifiuto, in realtà, dipenda più da una questione sindacale: McDonald’s si è infatti rifiutata di riconoscere il sindacato dei fornai. Ma conoscendo il personaggio, non è da escludere che la scelta alimentare abbia avuto il suo peso.

Le reazioni 

Non sono mancate le reazioni anche da parte degli stessi colleghi. Wes Streeting, deputato laburista, lo ha duramente criticato: “Questa scelta è incomprensibile e snob. McDonald’s non è e non sarà mai il bar trendy con falafel da degustare perdendo tempo, è il luogo dove molte famiglie del Paese mangiano”. Un altro deputato, Ian Austin, si è detto contrariato. Il partito conservatore, invece, ha colto la palla al balzo per fare opposizione e per confermare l’incasso della sponsorizzazione.

Yuri Benaglio