Vegolosi

Casa cosmetica adotta animali salvati dall’allevamento

A Natale siamo tutti più buoni”: per qualcuno può essere un banale luogo comune, per altri lo spunto per compiere azioni altruistiche che fanno sorridere il cuore. È quest’ultimo il caso di Mullein & Sparrow, brand di cosmetici artigianali e vegani con sede a New York, che ha deciso di compiere un bel gesto in vista delle festività imminenti, realizzando una sorta di “calendario dell’avvento” della solidarietà: per ognuno dei 12 giorni che precede il Natale, ha scelto di adottare un animale in difficoltà facendosi carico delle spese necessarie per il cibo, l’alloggio e le cure. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le persone riguardo al tema degli allevamenti intensivi e della sofferenza animali, mai abbastanza discusso.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Farm Sanctuary – associazione che ha come obiettivo quello di liberare tutti gli animali dalle sofferenze e dalla privazione degli allevamenti – può essere seguita anche sul blog della casa cosmetica: qui, giorno per giorno, ci vengono presentati gli animali che l’azienda ha deciso di adottare, in una carrellata di simpatia e tenerezza. Così, per esempio, conosciamo la pecora Vera Jo (nella foto insieme alla madre), salvata dalle sofferenze di un allevamento intensivo insieme alla mamma Izzy, quando era ancora una cucciola.

Oppure il maialino Cameron, allevato per essere macellato in un piccolo allevamento di periferia ma che, invece, ha avuto la fortuna di incontrare i volontari di Farm Sanctuary. E, ancora, la gallina ovaiola Sunshine, proveniente da un allevamento intensivo e salvata prima che il suo fragile corpo finisse stremato dalla produzione massiccia di uova. Nei prossimi giorni faranno la loro comparsa tra gli animali tratti in salvo anche Dorado l’asino, Li Mu Bai il gallo e l’anatra Artemis e così fino al 25 dicembre. “Crediamo che coloro che hanno il privilegio di avere una voce, su una piattaforma di qualsiasi tipo – ha dichiarato la fondatrice di Mullein & Sparrow – dovrebbe essere la voce di chi una voce non ce l’ha”.

Bambino salva capretta dal sacrificio: l’empatia è un gioco da bambini