Vegolosi

“Ice on fire”, nuovo documentario di DiCaprio sui cambiamenti climatici (e altri 5 che potete già vedere)

Prodotto e narrato dalla voce di Leonardo DiCaprio, “Ice on fire” è un documentario incentrato sui cambiamenti climatici e sulle soluzioni più innovative per arrestarli, prima che sia troppo tardi. Anche se gli scenari che mostra non sono affatto incoraggianti – e non potrebbe essere altrimenti, vista la crisi ambientale che stiamo affrontando – questo film si discosta dagli altri sull’argomento per via del messaggio di speranza che vuole lanciare, mostrando che una via di uscita è ancora possibile e che gli effetti più disastrosi del surriscaldamento globale possono essere ancora evitati, se agiamo subito e nella maniera giusta.

Un viaggio attraverso diversi paesi per raccontare un pianeta allo stremo delle forze, con interviste a scienziati e studiosi che illustreranno le loro intuizioni in grado di risolvere la crisi climatica nel più breve tempo possibile. Il documentario, in uscita il prossimo 11 giugno, sarà disponibile almeno inizialmente solo sull’emittente televisiva a pagamento HBO Now  (che non trasmette in Italia) e on demand, ma non è escluso che presto arrivi anche nel nostro paese.

In attesa di sapere se e quando il nuovo lavoro del noto ambientalista arriverà nel nostro paese, scopriamo insieme quali altri documentari indagano sull’importantissimo tema dei cambiamenti climatici e su come cercare di risolverli nel più breve tempo possibile.

Before the flood

Uno scenario catastrofico e apocalittico, fatto di uragani devastanti, città sommerse, desertificazione e perdita della biodiversità: questo è quanto ci mostra “Before the flood – Punto di non ritorno” (disponibile nel video qua in alto), documentario sul surriscaldamento globale prodotto da National Geographic, diretto da Fisher Stevens e interpretato da Leonardo Di Caprio. Chiaro, esaustivo e diretto, il film ci spiega che la causa del disastro ambientale a cui stiamo assistendo è in gran parte dovuta all’azione dell’uomo, tra la diffusione sempre più massiccia di allevamenti intensivi, la deforestazione (dovuta in gran parte alla necessità di fare spazio agli allevamenti ma anche alla produzione di olio di palma) e il consumo sconsiderato di risorse. Un documentario che testimonia la fragilità del nostro pianeta, e che invita al cambiamento immediato non solo le istituzioni e i governi, ma anche i singoli individui anche e soprattutto attraverso scelte alimentari consapevoli.

Anthropocene: the humane epoch

Viviamo in un’epoca dominata dalla presenza ingombrante e disastrosa dell’uomo, quella che possiamo definire “Antropocene“: nel corso di pochi decenni l’uomo si è imposto con la forza ricoprendo il pianeta di cemento, devastando gli ecosistemi e sottomettendo tutte le creature che abitano la Terra, spingendo quest’ultima al limite. Una situazione allarmante che viene mostrata in tutta la sua terribile verità dal documentario del 2018 “Anthropocene: the humane epoch“, diretto da Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier ed Edward Burtynsky e vincitore del Toronto International Film Festival lo scorso anno. Disponibile a pagamento su iTunes, questo è il terzo di una trilogia che include altri due documentari, “Manufactured Landscapes” (2006) e “Watermark” (2013), anch’essi incentrati sull’impatto che le attività umane hanno sul nostro fragile pianeta.

Una scomoda verità

Film del 2006 diretto da Davis Guggenheim e interpretato da Al Gore, politico e ambientalista americano nonché 45º Vicepresidente degli Stati Uniti durante la presidenza di Bill Clinton, “Una scomoda verità” (An Inconvenient Truth) è probabilmente uno dei primi documentari ad aver mostrato le devastanti conseguenze del riscaldamento globale sul nostro pianeta. Attraverso un discorso chiaro e semplice, Gore esamina la posizione degli scienziati sul tema, mostra gli effetti concreti che l’innalzamento delle temperature ha avuto finora sul pianeta e illustra le probabili (catastrofiche) conseguenze per il futuro. Non manca di confutare la tesi sostenuta da molti secondo cui il riscaldamento globale sarebbe una minaccia inesistente – non ultimo l’attuale presidente degli USA Donald Trump -, mostrando per esempio lo scioglimento dei ghiacciai avvenuto nel corso degli anni ma anche le variazioni della quantità di CO2 registrata nell’atmosfera. Il documentario non è disponibile per la visione sul web ma è acquistabile online in DVD. Esiste anche un sequel di questo film, “An Inconvenient Truth 2” (anch’esso acquistabile online), composto da una serie di tre episodi trasmessi in tv nel 2011 nel Regno Unito, nei quali vengono mostrate le soluzioni più innovative per fronteggiare i cambiamenti climatici.

True North

“The true North” (2018) è quello che si definisce una “docu-serie” e segue la giornalista Chavala Madlena e John Iadarola – protagonista di una serie web su YouTube incentrata sulle principali notizie e sugli eventi globali – in un viaggio attraverso l’Artico, presentando una visione senza precedenti della vita in una parte del mondo sconosciuta ai più, lontana dalla maggior parte degli insediamenti umani eppure così tanto fiaccata dalle attività umane. Mettendo insieme una certa dose di avventura e storie di persone che vivono nelle zone, True North mette gli spettatori di fronte a una valutazione senza precedenti del cambiamento climatico globale e dei suoi effetti sulle zone più remote del pianeta. Quello nel video è il primo episodio della serie, disponibile sul sito go90.com per ora solo negli Stati Uniti.

The 11th hour – L’undicesima ora

Prodotto e narrato da Leonardo DiCaprio, “L’undicesima ora” (2007) coinvolge alcuni tra i più importanti attivisti e scienziati del mondo per raccontare il disastro ambientale che il nostro pianeta deve affrontare ormai da qualche decennio. Catastrofi ecologiche come uragani, tsunami e desertificazione che vengono dipinti come eventi isolati dai media, ma che risultano invece profondamente connessi tra loro e hanno tutto a che fare con il nostro impatto sul pianeta. Disponibile sul web gratuitamente, questo documentario mostra il degrado lento e inesorabile del nostro pianeta e può essere considerato un prequel di “Before the flood”, un punto di partenza per renderci conto quanto e in quanto tempo la Terra sia cambiata in maniera (forse) irreversibile.