Vegolosi

Pasqua vegana, la voce veg di Piacenza

Nonostante qualche tentativo di boicottaggio, da poco più di una settimana 400 manifesti tappezzano la città e la provincia di Piacenza.

“L’immagine colpisce dritto al cuore e non può passare inosservata”, ha scritto la giornalista Patrizia Galeotti sul quotidiano locale “Libertà”. E ancora: “Il gruppo vegano attraverso queste immagini vuole dunque sensibilizzare e chiedersi se nel nome di una tradizione è eticamente corretto infliggere sofferenza a Pasqua, una festa che dovrebbe essere di pace e celebrare la vita. E’ la seconda volta che il gruppo vegano di Piacenza fa sentire la sua voce per chi non può parlare.”

La Pasqua sarà davvero “buona” solo se si elimina la crudele usanza di ammazzare i giovani agnellini, in nome di una “tradizione” che viene travisata e perpetrata per esclusivi fini commerciali.

Gli sforzi del gruppo vegano per informare i piacentini non hanno nessun interesse economico, non si vende niente.

A proprie spese, le persone che ne fanno parte lo fanno per rispetto di tutte le altre forme di vita animali, della natura e sostenibilità del pianeta, della salute degli altri umani.

Questa campagna è promossa da agireora.org e anche in altre città ci sono stati problemi: a Olbia, in Sardegna, nella “tana del lupo”, qualcuno non ha gradito i manifesti che da un paio di anni a questa parte i ragazzi di VegOlbia fanno circolare nel periodo di Pasqua e li ha staccati. A Piacenza, per tutta risposta, invece, in questi giorni su un quotidiano locale online, è uscito un articolo dal titolo: “Confagri Donna lancia un progetto di educazione alimentare anti dieta vegana”.