Vegolosi

Integrale è meglio: ecco perché

I cereali sono semi di piante appartenenti alla famiglia delle graminacee quali frumento, segale, riso, avena, orzo e farro, che da migliaia di anni costituiscono la base dell’alimentazione umana.

Ogni chicco è costituito da tre sezioni distinte: la crusca esterna, il germe interno e l’endosperma.

La crusca è l’involucro esterno del chicco che protegge l’interno dalla luce solare, dai parassiti, dall’acqua e dalle malattie. Contiene fibre, importanti antiossidanti, ferro, zinco, rame, magnesio, vitamine del gruppo B e fitonutrienti.

Il germe è l’embrione che, se fecondato dal polline, darà vita a una nuova pianta. Contiene vitamine del gruppo B, vitamina E, antiossidanti, fitonutrienti e grassi insaturi.

L’endosperma è la riserva energetica del germe, destinata ad apportare nutrienti essenziali alla futura giovane pianta. Contiene carboidrati sotto forma di amidi, proteine e tracce di vitamine e sali minerali.

In epoca preindustriale, i cereali venivano generalmente consumati interi in chicco, ma i progressi nei processi di molitura e lavorazione consentirono la separazione e la rimozione su larga scala sia della crusca che del germe per la produzione di farine raffinate ottenute principalmente dall’endosperma, ricco di amido. Le farine raffinate divennero popolari perché i prodotti da forno che le contengono hanno una consistenza più soffice e durano più a lungo. La crusca e il germe, tuttavia, contengono sostanze nutritive importanti, che vanno perdute con la raffinazione.

Oggi, è sempre più diffusa la consapevolezza che i cibi preparati con cereali integrali possono contribuire significativamente a migliorare il nostro stato di salute e il nostro benessere e che il chicco ‘completo’ offre vantaggi dal punto di vista nutrizionale. Le ricerche dimostrano che il consumo regolare di cereali integrali nell’ambito di una dieta bilanciata può ridurre il rischio di insorgenza di disturbi cardiaci, di taluni tipi di cancro e del diabete di tipo 2, oltre a contribuire alla gestione del peso corporeo.

Ma cosa si intende per ‘integrale’?

I cereali integrali comprendono tutte e tre le componenti del chicco e possono essere consumati interi, frantumati, spaccati, in fiocchi o macinati. Possono essere ridotti in farina e utilizzati per fare pane, fiocchi per la colazione, pasta, cracker e altri prodotti. I prodotti integrali reperibili sul mercato comprendono il frumento integrale, l’avena/la farina d’avena integrale, la farina di mais integrale, il mais, il riso integrale, la segale integrale, l’orzo integrale, il riso selvatico, il grano saraceno, il triticale, il bulgur (frumento frantumato), il miglio, la quinoa, il sorgo, l’amaranto, il farro, il grano duro e la spelta.

Le ricerche suggeriscono che sia possibile ottenere benefici per la salute anche con un consumo modesto di cereali integrali (generalmente da una a tre porzioni al giorno), sebbene molte persone non raggiungano tali quantitativi per mancata conoscenza del prodotto e dei suoi benefici per la salute, le difficoltà nell’identificare gli alimenti a base di cereali integrali o la percezione del sapore di questi prodotti e il loro costo.

I cereali integrali sono ricchi di fibre, ma, sebbene da tempo siano noti i benefici di queste ultime per la salute del cuore e dell’intestino, sembra che essi svolgano un ruolo protettivo che va ben oltre quello della fibra. I benefici dei cereali integrali sono ampiamente associati al consumo di tutte le loro sostanze nutritive, che comprendono vitamine (gruppo B e vitamina E), sali minerali (ferro, magnesio, zinco, potassio, selenio), acidi grassi essenziali, fitochimici (sostanze fisiologicamente attive di piante che recano benefici funzionali alla salute) e altri componenti bioattivi. Molte delle sostanze benefiche si trovano nel germe e nella crusca e comprendono amidi resistenti, oligosaccaridi, inulina, lignani, fitosteroli, acido fitico, tannini, lipidi e antiossidanti, come gli acidi fenolici e i flavonoidi. Sono tutti nutrienti che se consumati insieme hanno un effetto additivo e sinergico sulla salute.

Riconoscere un prodotto integrale potrebbe sembrare semplice, ma il fatto che abbia un colore più scuro o che dichiari un alto contenuto di fibre sulla confezione non è di per sé una garanzia. Per verificare che un prodotto sia realmente integrale è necessario leggere l’etichetta e andare oltre il nome del prodotto.

Infatti, le descrizioni contenute nella denominazione, ad esempio ‘macinato a pietra’, ‘ai cereali’, ‘100% frumento’ o ‘con crusca’, non indicano necessariamente che il prodotto sia integrale. In linea generale, è necessario verificare che la confezione riporti la dicitura ‘integrale’ (‘farina integrale’, ‘100% frumento integrale’ ecc.).

Anche il colore scuro di un alimento non garantisce che esso sia a base di cereali integrali: nel caso del pane, ad esempio, potrebbero esservi stati aggiunti melassa o colorante caramello. Molti prodotti integrali (ad esempio i cereali per la colazione) sono, anzi, di colore chiaro.

Il semplice elevato contenuto di fibre non garantisce automaticamente che il prodotto sia integrale. Gli alimenti arricchiti con crusca di frumento o di avena possono avere un alto contenuto di fibre pur non essendo integrali.

I benefici che i cereali integrali apportano alla nostra salute sono molteplici: