Vegolosi

Focaccia con farina di canapa e pomodorini

Faccio una premessa: sono una compratrice seriale di farine. Potessi avere più dei miei 3mq di cucina credo che ne destinerei un ripiano intero per poterle mettere tutte in fila in bella mostra, in contenitori di vetro, magari un po’ retrò come piacciono a me, per vederne il contenuto, il colore ed annusarne il profumo. Non riesco ad uscire da un qualsiasi supermercato senza aver fatto un giro nel reparto a loro destinato.

Rigorosamente biologiche e macinate a pietra, perché purtroppo di “schifezze” ce ne propinano in abbondanza, spesso sotto mentite e blasonate spoglie. Preferisco quindi, come del resto in tutto ciò che è materia di food investire un po’ più nella qualità piuttosto che nella quantità.

Poco,  buono ma soprattutto sano

Alla mia piccola collezione di farine (e sì ognuno ha le sue…) si è aggiunta una “stupefacente”, è quasi il caso di dirlo, novità. Almeno per me. La farina di canapa sativa, sì capito bene, canapa, ma si tratta della gemella buona della gemella cattiva. La gemella che non promette paradisi artificiali, ma una fonte di principi nutritivi di tutto rispetto, fatta di proteine, vitamine, sali minerali e omega.

Nell’aspetto è uguale in tutto e per tutto alla canapa indica i cui fiori sono ricchi di thc, una sostanza dai poteri allucinogeni e dalla quale si ricava hashish e marijuana. La sativa invece ha fiori “quasi” privi di quella sostanza, cresce bene alle nostre latitudini e dalle sue fibre si ottengono tessuti e carta molto resistenti (i nostri soldini sono fatti di canapa…), biocarburanti e materiali edili ecocompatibili.

Dai suoi semi, che sono la parte commestibile, si ricava farina, olio e latte. Ha un sapore che ricorda vagamente la  nocciola ed un colore verde molto scuro, quasi color argilla. Si può usare come una comune farina, impiegandola in preparazioni sia dolci che salate. Bisogna solo avere l’accortezza di addizionarla ad altre farine nella quantità che va dal 15% al 20% sul totale, e nelle preparazioni dolci vanno dimezzate la quantità dei grassi poiché la farina di canapa è di suo già molto ricca di olio.

Ma abbandoniamo pure la veste accademica ed indossiamo il grembiule per impastare questa focaccia dal colore un po’ inquietante, ma dal sapore molto intenso. Per me e per chi l’ha assaggiata è stata una piacevolissima scoperta e chissà se quel “quasi”di sopra…

Ingredienti: 
250 g di farina di semola rimacinata
150 g di farina manitoba
100 g di farina di canapa sativa
1 cucchiaio di fiocchi di patate
8 g di lievito di birra fresco
200 ml di acqua tiepida
80 ml di latte tiepido
un pizzico di zucchero
2 cucchiaini di sale

Per condirla:
pomodorini q.b.
erbe aromatiche q.b.
(origano, timo, rosmarino, maggiorana)
peperoncino in polvere q.b.
sale grosso
acqua q.b.
olio extravergine d’oliva

Fate intiepidire l’acqua ed il latte e versateli in una ciotola in cui andrete a sciogliere il lievito con un pizzico di zucchero. In un’altra ciotola unite, mescolando, le farine, i fiocchi e il sale. Unite gli ingredienti secchi (le farine…) agli ingredienti liquidi ( acqua, latte…), mescolate bene con un cucchiaio e lasciate riposare per una decina di minuti. Trascorso il tempo necessario  versate su di una spianatoia ed iniziate ad impastare se decidete di farlo a mano. Se invece userete un’impastatrice procederete come siete abituati a fare.

Una volta reso l’impasto ben amalgamato, sarà piuttosto molliccio ed umido, ponetelo a lievitare in una ciotola coperta con della pellicola il tempo necessario fino al raddoppio. A questo punto con le mani unte riprendete l’impasto e versatelo in una teglia foderata di carta forno, distribuitelo  picchiettandolo con le dita e stendendolo contemporaneamente (sarà piuttosto molle…), distribuite i pomodorini e le erbe aromatiche sminuzzate, versateci sopra un’emulsione di acqua ed olio e peperoncino in polvere ( se piace…) fino a coprire bene tutta la focaccia, cospargete di sale grosso ed infornate in forno preriscaldato per 25 minuti a 220°.