Potete conservare questa formaggella per 3 giorni in frigorifero in un contenitore per alimenti.
Ammollate le mandorle in acqua per almeno una notte in modo da farle ammorbidire. Scolatele e versatele nel frullatore insieme ai 500 g di acqua e frullate il tutto per qualche minuto in modo da ridurre le mandorle in un trito il più fino possibile. Versate il composto in un colino a maglie fitte foderato con un telo di mussola e posto sopra una ciotola e fate colare il tutto fino a che il latte di mandorla si sarà separato del residuo solido, detto okara di mandorle.
Trasferite l’okara di mandorle (non c’è bisogno di strizzarla troppo) in un pentolino e aggiungete il lievito alimentare, la fecola di patate, l’acido lattico, il rosmarino tritato, la paprika dolce, il sale, il pepe di Sichuan e l’olio. Mescolate bene e cuocete il composto a fiamma dolce per almeno 10 minuti, fino a che si sarà formato un impasto bello liscio e sodo.
Trasferite il composto in uno stampo leggermente unto con un goccio di olio e pressatelo bene in modo non lasciare buchi e livellate bene la superficie (questa operazione va eseguita intanto che l’impasto è bello caldo e ancora malleabile). Se lo gradite potete decorare la superficie della formaggella con un po’ di rosmarino tritato e paprika.
Lasciate raffreddare la formaggella prima a temperatura ambiente e poi in frigorifero per almeno qualche ora, in modo che possa compattarsi bene.
Togliete la formaggella perfettamente raffreddata dallo stampo e disponetela su un piatto con un letto di insalatina o di lattuga e servitela tagliata a fettine.
Potete insaporire la formaggella con le erbe e le spezie che preferite. Inoltre potete sostituire l’acido lattico con un paio di cucchiai di succo di limone per dare una nota acidula al vostro formaggio.