Vegolosi

The Farm: la prima comunità veg dal 1971

Nata negli anni ’70 sulla scia della controcultura hippie, The Farm, a oggi, continua a perseguire un modello ideale di convivenza pacifica tra esseri umani nel rispetto dell’ambiente e secondo uno stile di vita non invasivo per il pianeta e le sue risorse: una delle loro regole? Essere vegetariani. All’interno della Farm è proibito cacciare e pescare sia per sport che per procacciarsi il cibo; il bestiame, i pesci e tutti gli animali che crescono nella comunità non possono essere destinati al macello; i valori della non-violenza, del pacifismo e della compassione vietano ai membri di utilizzare armi (cosa non da poco se si considera che il diritto di possedere armi è tutelato dal II emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America).

Pur essendo una comunità protetta e isolata, dopo vari step è possibile entrare a far parte di questo gruppo che conta attualmente 1.500 membri (di cui incredibilmente l’80% sono bambini) e protegge più di 4.000 acri dalla deforestazione. The Farm è famosa per aver collaborato in passato con Centers for Disease Control, i Centri americani per il controllo delle malattie, e nel 1989 sulla rivista medica Pediatrics furono pubblicati i risultati sulla percentuale di crescita dei bambini. Ne emerse che i bambini alimentati in modo vegano crescevano con percentuali simili a quelle dei bambini non vegani. Furono alcuni dei primi studi realizzati sugli effetti dell’alimentazione vegan.

Gli interessati a diventare residenti possono vedere di persona come la comunità vive e opera attraverso i Farm Experience Weekend -a cadenza biennale-, giorni in cui le porte della Farm si aprono agli esterni. Ma il Farm Welcome Centre accoglie tutti i giorni coloro che vogliono avere informazioni su ciò che succede e su come si vive all’interno della comunità stessa e un sabato al mese viene organizzato un grande mercato in cui tra bancarelle e stand si può vendere e comprare oggetti di artigianato di vario genere fatti a mano dagli iscritti alla Farm.

L’obiettivo è quello di lasciare un’impronta positiva nel mondo, attraverso la forza derivante dalla coesione di gruppo nella buona e nella cattiva sorte, attraverso iniziative sociali (ad esempio vivere all’interno di case costruite con materiali edili di riciclo, imparare a diventare levatrici e ostetriche attraverso appositi workshop, seguire una dieta sana e completamente vegetariana), attraverso la capacità di evolversi e adattarsi al cambiamento naturale dei tempi. Ma sempre tenendo fede a quei principi originari di ecosostenibilità e rispetto per la vita promossi dal fondatore Stephen Gaskin che vengono trasmessi con cura da generazione a generazione.

Tra i vari principi che guidano la vita della Farm vale la pena citarne alcuni esemplificativi: credere che l’essere vegetariani sia il modo di vivere più ecologico e rispettoso per il pianeta, ma che l’alimentazione di una persona non ne pregiudichi la spiritualità; credere che la terra sia sacra; credere che la materia spirituale che compone gli esseri viventi sia uguale per tutti senza distinzioni di specie; mostrarsi benevoli verso le foreste, i fiumi, i campi, la fauna selvatica che sono stati affidati alle nostre cure.

Serena Porchera