Vegolosi

L’Italia cambia: più vegetariani, più magri e più bio

L’Italia si sta mettendo alle spalle la crisi, e lo sta facendo partendo dalla tavola: si cerca di risparmiare in maniera intelligente, e si fa molta più attenzione a cosa finisce sui nostri piatti. È la fotografia che emerge dal Rapporto Coop 2015: l’immagine è quella di un paese provato da anni di recessione economica, sacrifici e pessimismo, ma che riscopre pian piano i suoi valori e su quelli fa forza. Se da una parte mangiamo esattamente la stessa quantità di cibo degli anni Settanta – 2,8 chili a testa al giorno- è una dose molto più “ragionata”: l’alimentazione bio ha avuto un vero e proprio boom, con un +20% in un solo anno,  sono in aumento i vegetariani (che questo rapporto stima al 12%, più dei tedeschi, con i secondi per la prima volta in doppia cifra e i vegani intorno al 2%) e in drastico calo i consumi di alcolici e tabacco. Siamo il paese europeo col maggior numero di palestre, oltre dodicimila, e i più magri del continente: una scelta salutista, che rende evidente la voglia degli italiani di spendere in maniera più oculata i propri soldi.

Questo appare evidente anche dagli altri dati del rapporto: in sette anni, dal 2008 al 2015, gli italiani hanno perso 122 miliardi di potere d’acquisto. Nel 2015 il tasso di risparmio delle famiglie è salito al 9,2% rispetto all’8,6% del 2014, anche se resta quasi tre punti sotto i valori pre-crisi. Ma anche le abitudini degli italiani stanno cambiando: l’acquisto delle asciugatrici, di certo non un elettrodomestico “assolutamente irrinunciabile”, ha fatto segnare un +50% da record, mentre il 70% fa acquisti su internet. Crescono anche le spese a rate, possibilità accettata anche quando si parla di acquisti nel settore sanitario, e il fenomeno del “seconda mano“. La crisi piano piano sta passando e l’Italia sta cambiando, anche con scelte più razionali, eco e bio.