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Carrefour fa chiarezza: niente più uova da galline in gabbia anche nei franchising

Non era del tutto chiaro che cosa avesse deciso, circa un mese fa, la catena francese Carrefour sulla vendita delle uova ottenute da galline allevate in gabbia. Questo divieto, partito dal marzo 2017, sarebbe valso anche per i numerosi franchising del marchio? A quanto pare la risposta ufficiale è sì.

Dopo le pressioni di CIWF, di Animal Equality e di altre associazioni animaliste, è arrivata la nota ufficiale dell’azienda che spiega: “Carrefour Italia prevede, nell’arco di 30 mesi, che tutti i punti vendita in franchising siano completamente allineati.” Il problema, infatti, è che il contratto che Carrefour stipula con i franchising del gruppo non prevede ingerenze della casa madre sul tema degli acquisti, ma pare che nonostante questo la catena francese sia pronta a lavorare di sponda con i suoi “delegati” sul territorio in tempi relativamente brevi.

Si tratta di notizie positive che alzano l’attenzione sul tema ma che non devono far dimenticare che la strada è ancora lunga e che dietro al mercato delle uova non c’è solamente il prodotto intero da comprare o utilizzare, ma le miliardi di uova che ogni anno diventano ovoprodotti che finiscono poi in dolci, merendine, prodotti di pasta fresca e molto altro, venduti da tutti i supermercati. Il processo è lungo, ma i segali positivi di adeguamento delle grandi catene possono essere utili.