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Armani: “Niente più pellicce, ci sono alternative”. E la pelle?

Re Giorgio rinuncia al manto di ermellino (figurato) per eliminare dalla sue collezioni le pellicce (vere): “Il progresso tecnologico raggiunto in questi anni ci permette di avere a disposizione valide alternative che rendono inutile il ricorso a pratiche crudeli nei confronti degli animali” scrive l’azienda in un comunicato ufficiale.

La parola “inutile” è quella che piace di più di questa presa di posizione che è stata annunciata direttamente dalla LAV e dalla stessa casa di moda, oggi martedì 22 Marzo 2016. La storia del marchio Armani è però segnata da una vecchia diatriba con la PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) che nel 2008, come spiegato da Corriere della Sera, aveva già annunciato di voler abbandonare l’uso di pellicce animali per poi utilizzare qualche sparuto inserto di pelliccia di coniglio nelle collezioni per bambini. 

Niente più pellicce, quindi, una bellissima notizia che però, per il momento, non si accompagna a quella di un abbandono dell’uso di pelle e di altri elementi di origine animale nelle collezioni. L’ufficio stampa LAV contattato da Vegolosi.it conferma: “Per il momento questo è il primo passaggio, si tratta di una grande casa di moda in cui le pellicce non sono mai state al centro delle collezioni, stiamo lavorando anche per compiere altri passi”. Vegolosi.it ha contattato anche l’azienda capitanata da Giorgio Armani, per il momento senza successo, per trovare conferma a questa volontà in direzione cruelty-free.