Vegolosi

“Lo dico ai bambini”, raccolta di favole sulla realtà degli allevamenti

Spiegare la scelta vegana ai bambini e informarli in modo veritiero ma delicato su cosa accade realmente negli allevamenti, negli zoo e nei parchi acquatici può non essere facile. Per questo esistono libri come “Lo dico ai bambini – Favole segrete degli animali” di Pier Mauro Marrasedito da AgireOra Edizioni e scaricabile gratuitamente online (o con una piccola offerta per sostenere l’associazione), che cercano di agevolare gli adulti in questo compito difficile.

Nella prefazione, ecco spiegati gli intenti di questa piccolo gioiello letterario: “Il proposito di questo libro è quello di far nascere nei bambini, e magari risvegliare negli adulti, il valore del sentimento verso gli esseri più buoni e indifesi del pianeta. Far prendere coscienza di cosa si nasconde dietro ad alcune scelte che molto banalmente si liquidano come “scelte alimentari”, “divertimenti” o peggio ancora “necessità” del tutto fasulle, come quella di possedere dei vestiti o altri capi che hanno causato lo sfruttamento e poi la morte di un animale”.

In ogni favola, il punto vista è sempre quello degli animali, che non sono più “oggetti” al servizio dell’uomo ma raccontano ai bambini la loro vita sventurata, i loro sogni, le loro paure e le loro scoperte, sempre in modo simpatico e mai banale. Così incontriamo Lillo, il vitello coraggioso che spiega ai più piccoli da dove proviene il latte e cosa si nasconde dietro alla sua produzione. Poi ci sono Milo e Clara, un maialino nato in un allevamento intensivo e un’attivista che, nonostante le brutture degli allevamenti, non smettono di sperare in un futuro migliore. Tra le altre, infine, anche la storia di Lola pisolona, che affronta il tema della caccia seguendo le avventure di una foca che involontariamente diventa l’eroina del suo villaggio.

Oltre agli insegnamenti teorici sul rispetto per ogni forma di vita, il volume regala anche consigli pratici da seguire quotidianamente, come quelli sui luoghi da non visitare e non sovvenzionare perché sfruttano gli animali a scopo di “intrattenimento”, facendoli soffrire e tenendoli relegati in spazi angusti. A questo, si unisce anche l’intento di invogliare i più piccoli alla lettura, stimolando in loro la curiosità verso quegli argomenti spesso considerati dei “tabù” per spronarli a porsi delle domande e, di conseguenza, a trovare le risposte più adeguate.

“Vogliamo augurarci che i bimbi scelgano la via più giusta da seguire, assieme ai genitori, e che vengano lasciati liberi di scegliere un comportamento più rispettoso verso gli animali, dopo aver saputo come vive un maialino o un vitellino, un cagnolino e anche un piccolo pulcino che nasce rinchiuso in un uovo e si ritrova poi rinchiuso a vita – si legge nell’introduzione – Se anche un solo bimbo, o adulto, grazie a queste favole, venisse spronato a rivedere le proprie scelte in favore di altre che non prevedono nessuno sfruttamento di animali, per noi sarà già una grande vittoria”.