Carne di pollo e anatra create in laboratorio: “Non è per vegani o vegetariani”

Dall’idea di una start-up americana, carne di pollo e anatra creata in laboratorio. Grandi vantaggi per l’impatto ambientale ma avvertono: “Non è un prodotto per vegani”

Carne pollo anatra laboratorio

Polli e anatre hanno tirato un sospiro di sollievo: la rivista Science ha raccontato la storia della start-up americana Memphis Meats, che rende noto di aver creato “la prima carne al mondo di pollo e anatra  prodotta senza animali“. Era già toccato a quella di manzo, come sappiamo, ma nuove specie significano, nuove speranze per un mondo senza allevamenti.

Nata per gli “amanti della carne”

“Noi amiamo la carne. Ma come la maggior parte delle persone, non amiamo gli effetti collaterali negativi della sua produzione “convenzionale”: la distruzione ambientale, lo sfruttamento degli animali e un gran numero di rischi per la salute“. Ecco ciò che leggiamo sul sito di Memphis Meats, capendo quindi ciò che ha spinto questo team a creare una “carne artificiale”, prodotta partendo da cellule animali ma a impatto ridottissimo: gli ideatori, infatti, sostengono che la produzione della loro “carne” comporti circa il 90% in meno tra emissioni inquinanti, sfruttamento del suolo e risorse idriche rispetto alla carne da allevamento. Per quanto riguarda gusto e consistenza, secondo gli “assaggiatori ufficiali”, si tratterebbe di una copia perfetta della carne animale. La stessa azienda conferma che non si tratta però di un prodotto pensato per i vegetariani o i vegani: “No, quella che produciamo è carne a tutti gli effetti, forse coloro che adesso non mangiano carne, come i vegetariani e i vegani, potrebbero apprezzarla, ma l’obiettivo sono i veri amanti della carne di tutto il mondo”. Il progetto lavora su cellule prelevate da “capi di alta qualità”, e senza arrecare nessun danno all’animale stesso: queste cellule vengono individuate fra quelle in grado di rinnovarsi da sole: dopo circa 4 o 6 settimane, dipende dal taglio di carne, il prodotto è in grado di essere raccolto e cucinato.

Diversi progetti per un futuro migliore

Quella di Memphis Meats, in realtà, non è la prima rivoluzione del genere: avevamo già visto come gli studiosi dell’Università di Maastricht (in Olanda) lavorino da tempo alla produzione di un “hamburger in vitro”, facendo crescere cellule staminali di mucca in un gel fino a formare strisce muscolari riconosciute a tutti gli effetti, anche dai critici culinari, come “carne”. Tra l’altro, si è già parlato della possibilità di sostituire la carne con un alimento creato in laboratorio per far fronte all’aumento della popolazione mondiale previsto per i prossimi anni: secondo la FAO, infatti, la richiesta di carne a livello mondiale aumenterà entro il 2050 del 60/70% e già al convegno “Future Food 2050”, tenutosi due anni fa, si ipotizzava la creazione di carne coltivata per sfamare il pianeta.

Se poi pensiamo che, secondo CIWF Italia, solo nel nostro paese ogni anno sono allevati 500 milioni di polli in allevamenti intensivi, questa idea non può che considerarsi un grande successo anche a livello etico. Ad oggi, però, nessuna di queste tecnologie è stata ancora distribuita sul mercato, anche perché non è chiaro come verrà regolamentato questo settore emergente, né quali istituzioni dovranno occuparsi di sorvegliare la sicurezza questi prodotti. Quello che è certo è che la carne realizzata in laboratorio potrebbe essere un enorme passo avanti.

Carne in vitro: cos’è e i vantaggi

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