Pepe, peperoncino, curcuma, cannella e zenzero: le spezie che fanno bene

Hanno colori e sapori molto diversi, ma queste spezie sono un vero toccasana per la digestione, il mantenimento del peso forma e la lotta all’invecchiamento cellulare

Spezie proprietà

Le spezie fanno bene: questo è un assunto che ormai conosciamo, ma in che modo e perché? La Nutrition Foundation of Italy, organizzazione no-profit nata nel Dicembre 1976 ha posto dei punti fermi sul tema identificando e chiarendo quali sono le proprietà delle spezie più comuni. Utilizzate e conosciute da sempre soprattutto per insaporire o per conservare i cibi, le spezie possiedono in realtà interessanti proprietà digestive conosciute fino dall’antichità. Significativa è la loro capacità di indurre un aumento della secrezione degli acidi biliari a livello epatico, migliorando la digestione e l’assorbimento dei grassi, e di stimolare l’attività di una serie di enzimi come la lipasi pancreatica, l’amilasi e alcune proteasi. In breve, a seguito di un pasto arricchito con le spezie la digestione è in genere decisamente più rapida, e il tempo di transito del cibo nel tratto gastrointestinale è ridotto.

Inoltre le spezie, essendo prive di valore energetico, non solo insaporiscono alimenti e bevande senza aumentarne l’apporto calorico, ma promuovono anche la termogenesi corporea e aumentano il senso di sazietà. Da non dimenticare anche la loro natura antiossidante che le rende potentissimi strumenti per combattere l’invecchiamento cellulare. Vediamo insieme le proprietà delle spezie più comuni e utilizzate sulle nostre tavole.

Pepe nero

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Il pepe nero (Piper Nigrum), grazie alle sue proprietà ed al suo largo consumo in cucina, è definito “il re delle spezie” ed è noto fin dall’antichità figurando tra i rimedi principali della medicina ayurvedica all’interno di una miscela formata da pepe lungo e zenzero detta “Trikatu”, utilizzato per favorire la digestione e stimolare il metabolismo.

Effettivamente la piperina, l’alcaloide contenuto nel pepe che gli conferisce il suo caratteristico sapore, rende la spezia stimolante, tonica e stomachica e, favorendo la secrezione di succhi gastrici, facilita il processo digestivo e agevola l’assorbimento dei nutrienti traendo il massimo beneficio dal cibo ingerito.

La piperina inoltre ha la proprietà di favorire l’assorbimento del selenio, delle vitamine di tipo B, del carotene e di altri nutrienti contenuti nel cibo e favorisce la termogenesi, ovvero la produzione di calore da parte dell’organismo, processo che aiuta il corpo a bruciare più calorie. Per questo motivo il pepe nero viene utilizzato nelle diete dimagranti ed è stato calcolato che, se assunto durante un pasto, aumenta il numero di calorie bruciate del 10%.

Pepe nero: come si conserva?

Come per molte altre spezie, il pepe nero si conserva bene in un luogo fresco e riparato dalla luce. Contrariamente a quanto si pensa, i macinini per il pepe non sono il contenitore ideale per conservarlo a lungo. Quando si macinano le spezie, queste rilasciano i loro oli essenziali, che con il caldo possono irrancidire e dare un cattivo sapore anche ai grani non ancora macinati. Meglio aggiungere i grani interi poco alla volta, solo quando servono.

Peperoncino

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Conosciuto soprattutto come afrodisiaco (grazie all’alta presenza di vitamina E), il peperoncino ha anche notevoli proprietà antinfiammatorie:  è indicato in caso di tosse o raucedine e di dolori reumatici che si combatte con un preparato di peperoncino e alcool che poi si applica sulla parte dolorante. Il suo carattere piccante è dato dall’alcaloide che contiene, la capsaicina, che favorisce la digestione.

Il peperoncino migliora la circolazione, è un ottimo cardioprotettivo, ha proprietà di vasodilatatore anticolesterolo e consente ai capillari di rimanere elastici e migliora l’ossigenazione del sangue grazie agli acidi grassi insaturi presenti nel seme, che rinforzano i vasi sanguigni.

Ricco di vitamina C (scoperta per la quale lo studioso ungherese Szent Gyorgyi vinse il premio Nobel), il peperoncino difende dalle infezioni, da tutte le malattie da raffreddamento e dai disturbi cardiovascolari.

Peperoncino: come si conserva?

In moltissimi modi: surgelato, sott’olio, secco o tritato. Naturalmente seccare il peperoncino è uno dei migliori metodi di conservazione in quanto viene rimossa l’eventuale umidità dai peperoncini e in questo modo si conservano per anni senza che insorgano muffe ed altri batteri.

Curcuma

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Anche la curcuma vanta innumerevoli proprietà benefiche, la prima delle quali è quella antinfiammatoria: questa spezia può infatti dare una mano al nostro organismo nel ridurre i meccanismi infiammatori, e in particolar modo quelli che coinvolgono le articolazioni; in India viene applicato il rizoma di curcuma per curare ferite, scottature, punture d’insetti e malattie della pelle.

Molto interessanti le proprietà antiossidanti della curcumina che sono in grado di trasformare i radicali liberi in sostanze inoffensive per il nostro organismo oltre naturalmente a rallentare l’invecchiamento del nostro patrimonio cellulare. Una proprietà molto importante in molte malattie come ad esempio l’artrite reumatoide dove i radicali liberi sono responsabili dell’infiammazione e del dolore alle articolazioni.

Questa combinazione di antiossidanti ed antinfiammatori spiegherebbe perché molte persone con infiammazioni articolari provano sollievo quando consumano la curcuma.

Curcuma: come si conserva?

In generale è buona regola comprare la radice fresca ma in piccole quantità, poiché si secca velocemente perdendo gran parte delle sue proprietà benefiche. Se per comodità si predilige la curcuma in polvere, già essiccata e macinata, è bene conservare il prodotto in un barattolo al riparo da luce e umidità.

Cannella

cannella

Per le notevoli virtù tonificanti e stimolanti, le proprietà di disinfettante intestinale e polmonare, la cannella è un prezioso aiuto a cui ricorrere per aumentare le difese dell’organismo in caso di malattie infettive; è infatti un ottimo rimedio contro raffreddore, mal di gola e diarrea. Preparazioni a base di cannella si possono utilizzare per contrastare problemi alla digestione lenta, debolezza, affaticamento e inappetenza.

Per uso esterno invece, l’olio essenziale di cannella è un ottimo disinfettante naturale e lo si può utilizzare anche come collutorio per alleviare gengiviti e infiammazioni del cavo orale; non mancano in commercio dentifrici proprio a base di cannella.

Cannella: come si conserva?

La cannella si trova in tutti i supermercati sottoforma di stecche o di polvere. Quella in polvere, come accade per tutte le spezie, perde velocemente il proprio aroma, quindi è sempre preferibile utilizzare quella in stecche, anche se non è sempre possibile. In pezzi o macinata, la cannella si conserva bene purchè venga tenuta chiusa in barattoli ermetici al riparo dall’umidità, dalla luce e dal calore

Zenzero

zenzero

Lo zenzero fa bene a tutto l’apparato digerente ed è molto utile anche contro la gastrite e le ulcere intestinali. I principi attivi dello zenzero infatti sono molto efficaci contro l’Helicobacter pylori, il batterio responsabile proprio delle ulcere allo stomaco.

Stimolante del sistema immunitario, lo zenzero è da millenni utilizzato dalle popolazioni asiatiche per combattere raffreddore e febbre. È anche un valido aiuto contro tosse e catarro. Grazie alle sue proprietà antisettiche e antinfiammatorie inoltre, lo zenzero è di grande aiuto anche in caso di infammazioni di gola (faringite, laringite, ecc..), stomaco ed esofago, aiuta ad alleviare il mal di testa, riduce efficacemente i dolori articolari e muscolari.

Lo zenzero viene usato principalmente come antinfiammatorio naturale e digestivo ed è tra i più efficaci medicinali antinausea e antivertigine. Con lo zenzero si possono trattare disturbi come il mal d’auto, il mal di mare, la nausea mattutina delle donne in gravidanza.
Lo zenzero è utile anche contro l’alitosi: può essere d’aiuto, infatti, sorseggiare acqua calda bollita per 10 minuti con zenzero fresco, un rimedio che favorisce la digestione e contrasta l’accumulo di tossine e la fermentazione batterica.

Zenzero: come si conserva?

Lo zenzero si può conservare (anche senza buccia) in frigorifero in un sacchetto di plastica ben chiuso e senza aria all’interno. Riposto nello scomparto delle verdure rimarrà fresco e sodo per alcune settimane. Se non sbucciato o se tritato finemente si può anche porzionare ed essere conservato nel freezer.

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